NBA Most Improved Player Ladder #2: Anthony Davis insidia la leadership di Stephenson

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Un saluto a tutti e ben trovati al secondo appuntamento con il MIP Ladder.

La scorsa volta ci eravamo lasciati con un Lance Stephenson che aveva lasciato il vuoto dietro di se nella corsa all’ambito premio di giocatore più migliorato. Vediamo ora insieme se in questo mese NBA è cambiato qualcosa e se qualcuno ha scalato le gerarchie.

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1) Anthony Davis: Al numero uno del nostro ladder abbiamo subito un colpo di scena: il prodotto da Kentucky scalza il “born ready” dal gradino più alto del podio grazie alle sue straordinarie statistiche: 20.5 pts, 10.2 reb e 3.0 blk a partita.
Numeri straordinari per la stella dei Pelicans che quest’anno ha raddoppiato i suoi contributi sia in attacco che in difesa rispetto allo scorso anno. Durante Febbraio, Davis ha mostrato numeri da vera star, finendo per ben sette volte in doppia doppia pts+reb e assestando in quattro occasioni più di 4 stoppate, con un picco di 6 stoppate durante la prima partita del mese contro i Bulls. Il nativo di Chicago quindi pare aver messo la freccia nella corsa al titolo di Most Improved Player lasciandosi alle spalle Lance Stephenson e gli altri contendenti.

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2)Lance Stephenson: Il Febbraio della guardia dei Pacers è parso meno brillante rispetto allo scoppiettante inizio di 2014. Il nativo di Brooklyn ha fatto registrare una leggera flessione in questo periodo e a testimoniarlo vi sono le statistiche, che evidenziano come il “Born ready” in questo mese sia andato in doppia doppia solo 3 volte (in Gennaio erano state 6) e solo per una volta abbia siglato più di 20 punti (in Gennaio 4). Le sue medie però rimangono comunque di tutto rispetto in quanto Lance mantiene 14.2 ppg, 7.3 rpg e 5.2 apg. Se Stephenson vorrà recuperare il terreno perso nei confronti di Davis, dovrà però tornare a pigiare sull’acceleratore.

3) Goran Dragic: Lo scorso mese avevamo visto come l’altro playmaker dei Suns: Erik Bledsoe era riuscito a trascinare la sua squadra al livello playoff. Ora però, causa infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi da gioco, l’ex Clippers ha lasciato sola la sua squadra. Phoenix ha dovuto quindi fare affidamento solo sull’altra point guard, che ha però saputo rispondere in maniera egregia alla chiamata e sta mantenendo a galla il sogno playoff della franchigia dell’Arizona. Il terribile Sloveno, sentendo il peso della squadra tutto sulle sue spalle ha sfoderato prestazioni straordinarie e numeri da all-star viaggiando a 22.4 ppg, 6.7 apg e 3.8 rbg durante Febbraio. Inoltre il suo apporto offensivo rispetto alla passata stagione è aumentato di 6 pts e le sue percentuali, sia da 2 che da 3 punti, sono incrementate quasi del 10%.

4) Isaiah Thomas: Anche durante Febbraio il piccolo folletto dei Kings ha mantenuto delle medie di altissimo valore, riuscendo inoltre ad incrementare di quasi 3 punti il suo apporto offensivo rispetto al mese precedente portandolo a 23.8 ppg. Il nativo di Seattle è sicuramente diventato un fattore per Sacramento che si aspetta molto dal duo Cousins-Thomas e che sta pian piano ricostruendo la franchigia attorno a questi due ragazzi.
Il definitivo salto di qualità avverrà se il prodotto da UW riuscirà ad incrementare ulteriormente anche i suoi assist, coinvolgendo di più i compagni nella metà campo offensiva.

5) Arron Afflalo: Leggera flessione in questo mese anche per il prodotto da UCLA. Rispetto alle medie stagionali l’ex Nuggets ha perso quasi 2 punti in ppg e un punto in apg. Nonostante questo lieve calo però la guardia dei Magic rimane comunque uno dei papabili per questo importante premio. L’inesperienza di essere “nominato” per la prima volta uomo franchigia può essere la causa di questa piccola depressione, ma sicuramente Afflalo ha tutte le carte in regola per mostrare nell’ultima parte di stagione le stesse cose che lo hanno portato ad entrare in questa speciale classifica.

Vi aspetto il prossimo mese per vedere se ci sarà o meno una reazione da parte di Lance Stephenson: stay tuned!!

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Gabriele Galbiati

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