Nel 2017, Isaiah Thomas era all’apice della propria carriera: era appena stato All Star, aveva raggiunto le Finali di Conference con i Boston Celtics e aveva chiuso la stagione con 28.9 punti di media, record personale. Nei Playoff di quell’anno IT decise però di giocare su infortunio all’anca, scelta che ne ha compromesso poi il proseguo della carriera. Da allora, in 4 stagioni tra Cavs, Lakers, Nuggets, Wizards e Pelicans, Thomas ha disputato appena 87 partite. Attualmente è fuori dalla NBA.
Ospite di All The Smoke, il podcast di Stephen Jackson e Matt Barnes che di recente ha creato tanto trambusto con Kwame Brown, Isaiah Thomas ha confessato che ci sono delle responsabilità dei Celtics nelle conseguenze del suo infortunio all’anca. Secondo quanto dichiarato da IT, Boston non lo avrebbe avvertito dei rischi che avrebbe corso giocando i Playoff del 2017 nonostante l’infortunio.
L’unica cosa che penso abbiano gestito male fu non spiegarmi le conseguenze del mio infortunio se ci avessi giocato sopra. Quella è stata la cosa che più non mi è piaciuta. Perché nessuno mi ha mai detto: “Ok, se giochi può succedere questo”. Se mi dici che ho solo un livido osseo, io giocherò 10 volte su 10.
L’estate successiva Thomas è poi stato scambiato con Kyrie Irving ed è finito a Cleveland, iniziando la sua rapida discesa fino ad arrivare allo stato attuale.