La notizia dell’espulsione di Ben Simmons dall’ultimo allenamento dei Philadelphia 76ers, con annessa sospensione per la prima gara stagionale, ha subito scatenato un effetto domino. Doc Rivers ha spiegato le sue motivazioni davanti ai giornalisti, mentre Joel Embiid ha lanciato una vera e propria bordata a Simmons. Il centro già qualche settimana fa, quando il compagno si stava rifiutando di partecipare al training camp ed era rimasto a Los Angeles, aveva usato parole pesanti per parlare dell’australiano.
Ora Embiid ha paragonato sostanzialmente Simmons ad un bambino, dichiarando di “non essere pagato per fare il babysitter”. Evidentemente il tempo della diplomazia è finito da tempo.
Arrivati a questo punto, onestamente non mi interessa più di quel tipo [Simmons, ndr]. Faccia ciò che vuole. Non è il mio lavoro, ma quello dello staff. Io sono concentrato solo sul rendere migliore la squadra, vincere le partite, giocare al massimo ogni gara, cercare di guidare i miei compagni. E credo che loro la pensino allo stesso modo, perché nonostante tutto quello che sta accadendo intorno a noi la nostra chimica di squadra è eccellente. Come ho detto, non mi interessa davvero. Alla fine, non siamo pagati per fare da babysitter a qualcuno. Siamo pagati per scendere in campo, giocare duro e vincere delle partite.
“At this point I don’t care about that man.” 🤯🤯🤯 pic.twitter.com/telIeAGsyi
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Joel is not here for the babysitting 😂😂😂 pic.twitter.com/bJM0GpcwTN
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