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NBA – Kyrie Irving condanna l’uso della N-word e salta la partita per “motivi personali”

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Nelle scorse ore, Kyrie Irving ha pubblicato sui propri profili social un messaggio di forte condanna alla N-word, utilizzata dai bianchi per discriminare i neri ma anche dai neri stessi per chiamarsi tra loro. “La N-word è un insulto razzista senza alcun dubbio! Non avrà mai un senso di tenerezza, non sarà mai ‘ripulito’ o capovolto. Non dimenticate che stiamo parlando di storia vera! Gettate la N-word fuori dalla finestra, insieme alle altre parole razziste usate per descrivere la mia gente. Non siamo schiavi o N” ha scritto Irving.

Quello che poteva sembrare un rant contro il razzismo in generale pare sia invece rivolto in particolare a Dennis Schroder a causa dello scontro verbale in occasione della gara vinta dai Los Angeles Lakers sui Nets. Irving e il playmaker giallo-viola sono stati entrambi espulsi per un acceso battibecco. Schroder, nero anch’egli, avrebbe a quanto pare usato la N-word per riferirsi alla stella dei Brooklyn Nets, scatenando le sue ire.

Come se non bastasse, Irving salterà la partita di domani contro i Minnesota Timberwolves per “motivi personali”. La storia recente delle assenze del giocatore ci insegna però che spesso questa dicitura può nascondere altri retroscena. Sui social in molti hanno collegato il forfait di Irving proprio alle parole di Schroder che lo avrebbero colpito emotivamente. Non sarebbe la prima volta che eventi politico-sociali influiscono sulla stagione di Irving, il quale a gennaio aveva saltato numerose partite subito dopo i fatti di Capitol Hill, anche se ufficialmente le due cose non sono mai state collegate.

Quella che salterà domani, sarà la 16° partita stagionale dei Nets senza Irving, che è sceso in campo finora solo 38 volte.

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