Anche quest’anno proseguirà la sfida a distanza tra EA Sports e 2K per il miglior videogioco della NBA. Se i primi hanno ormai il predominio nel mondo del calcio da molto tempo, nel basket faticano da troppo.
Nonostante NBA Live abbia iniziato a produrre videogiochi sulla NBA nel 1995 e i “rivali” solo nel 1999, negli ultimi anni c’è stato un divario abissale tra le due, con 2K che ha apportato diverse modifiche alla giocabilità e alla grafica, mentre EA è rimasta indietro.
NBA Live 14 era stato distrutto dalla critica, il che costrinse addirittura la casa di produzione a scusarsi per la scarsa qualità, soprattutto perché era il primo gioco dopo un periodo di inattività dovuto proprio all’incapacità di fronteggiare 2K. Anche nella passata stagione la situazione non è migliorata: 2K ha vinto su tutta la linea sfruttando al meglio la Next Gen, mentre NBA Live 15 ha solo leggermente migliorato la propria reputazione (i voti si sono alzati da un 4 scarso ad un 5).
La EA Sports ci riprova, e per farlo ha scelto Russell Westbrook come proprio volto per la prossima stagione. Il playmaker degli Oklahoma City Thunder è stato ufficializzato come uomo-copertina dell’edizione di quest’anno, si dovrà attendere per saperne di più su ciò che ci aspetta per NBA Live 16.
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