NBA MVP ladder: Curry è andato via, ma il gruppone insegue

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Curry sta travolgendo la lega, sta stravolgendo il modo di giocare, sta travolgendo le statistiche, ma soprattutto sta stravolgendo la normale concezione degli indicatori di performance.

Usualmente ci soffermiamo a dire quanto sia bravo Curry a tirare, a come la passi divinamente, a come sappia inventare giocate che nessuno vede, a come esalti tutti i suoi compagni, a come sta cambiando il gioco nel senso più qualitativo del gergo, ma signori qua bisogna sottolineare che il numero 30 di Golden State sta andando oltre:

Indicatori di performance che favoriscono i lunghi e le ali piccole, che vedono primeggiare Curry del 25% in media rispetto ai primi 16 giocatori della lega (obiettate o meno il campione)  e del  32,5% rispetto alla media tra Westbrook, Lowry, Wall e Paul.

I  numeri del playmaker degli Warriors fanno paura e si stanno ridimensionando causa infortuni, ma detto questo passiamo agli inseguitori:

  • Da quando Durant è tornato, lui e Westbrook si sono ri-trasformati in due dei 5/6 supereroi della lega, Oklahoma vince (non difendendo…) e i numeri dicono che ad ovest bisognerà vedersela, fondamentalmente, con loro 2 per pensare di vincere il titolo;
  • Davis, così come Griffin, Cousins e Drummond si avvantaggiano molto dei rimbalzi nella stima dell’efficienza, ma rimangono autentici dominatori del pitturato ed ormai anche della media e della lunga distanza (escluso il Pistons);
  • Nel listone abbiamo anche messo i soliti LeBron, Harden che portano avanti i carretti delle proprie squadre da ormai due anni senza sosta, con discreti risultati;
  • Poi veniamo agli idoli delle masse: Green, Butler, Millsap, George e Leonard, autentici fenomeni che in modo diverso rappresentano il simbolo perfetto della loro squadra;
  • Una menzioncina la diamo anche ai playmaker, che oltre a prendere delle differenze statistiche da Curry abbastanza pesanti, stanno giocando ad altissimo livello trascinando le proprie squadre in zona play-off: Rondo, Paul, Wall e Lowry.

Vi lasciamo con due tabelle esplicative, con dati presi dal sito NBA:

mvppefficie

 

Stefano Muratorio

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