NBA Numb3rs: solo Shaq e Robertson come Ben Simmons, Antetokounmpo si candida all’MVP

Home NBA

Il gioco versatile e veloce che ormai ha pienamente conquistato l’intera lega ci ha regalato una stagione ricca di spunti statistici interessanti e soprattutto record su record. Nulla fa pensare che la stagione appena iniziata non rispetti le attese da questo punto di vista e pertanto abbiamo deciso di continuare a sottolineare alcuni numeri che, si sa, nel basket non rappresentano la piena realtà, ma ci si avvicinano molto. 

Giannis Antetokounmpo. Lo scorso anno si inizio’ a parlare di Russell Westbrook e delle sue prestazioni sin dai primi match e non abbiamo smesso di farlo fino al premio di MVP, quest’anno Giannis Antetokounmpo ha tutte le carte in regola per prendere il posto di RW0. Il greco ha cominciato alla grande e pur dimostrando di non aver ancora acquisito maggiore confidenza nel tiro da fuori ha comunque sorpreso tutti. Dopo 5 match (2 dei quali persi contro Cavs e Celtics) vanta 35 punti di media, oltre 10 rimbalzi e 5 assist con il 62% dal campo e 2.6 rubate a partita, nessuno nella storia dei Bucks ha mai cominciato la stagione con numeri di questo calibro. Al 115esimo minuto giocato in stagione aveva già messo a referto 115 punti ed ha già deciso un paio di partite grazie a grandi giocate nei minuti/secondi finali. Ormai è chiaro: abbiamo davanti un playmaker di 2.13 metri in grado di difendere su 5 ruoli ed in varie situazioni sempre in modo efficiente, di passare la palla e far segnare i compagni, di dominare in campo aperto ma… non di tirare con decisione e costanza, per fortuna delle altre 29.

3-2. Ok, il campione è ancora molto piccolo, ma tra le squadre che hanno vinto 3 partite su 5 ci sono Celtics, Cavs, Warriors e i Brooklyn Nets. Mentre Prokhorov vende buona parte delle quote della società, D’Angelo Russell e compagni stanno mostrando un diverso atteggiamento in campo. La guardia ex-Lakers ha cominciato alla grande segnando 23 di media in 28 minuti conditi da 5 rimbalzi e 5 assist. Se questo atteggiamento positivo si protrarrà nel corso della stagione la scelta in mano ai Cavs potrebbe perder valore.

5. A causa dai vari infortuni, LeBron James è costretto a giocare da playmaker non solo ufficiosamente ma ufficialmente. I risultati non cambiano qualsiasi sia il suo ruolo. Nella sua carriera ha giocato ufficialmente 47 partite da Point Guard e 5 di queste le ha terminate con almeno 30 punti e 10 assist (di cui la penultima contro Charlotte, ma non l’ultima contro i Nets visto che si è fermato a 29 punti). Per precisare, Kyrie Irving, Isaiah Thomas, Kemba Walker e DeMar DeRozan (le guardie titolari ad Est nell’ultimo ASG) in una carriera intera giocata da Point Guard non hanno superato quota 5 partite da 30+10.

2. Solo due giocatori nella storia hanno cominciato la loro carriera con 4 doppie doppie: Shaquille O’Neal e Ben Simmons. Oltre a Ben Simmons, solo Oscar Robertson ha superato quota 10 punti, 10 rimbalzi e 5 assist nei primi due match in carriera. Il rookie dei 76ers ha giocato solo 5 partite tra i PRO, ma i paragoni di un certo tipo non mancano.

55. Klay, Steph e Kevin hanno ripreso da dove avevano lasciato. Dopo 5 partite il trio vanta 55 triple messe a segno. Primo KT a quota 20, segue Steph a 19, s’inseriscono Covington e Harden a quota 17, chiude KD a 16.

0. L’unica squadra ancora a secco di vittorie sono i New York Knicks nonostante le buone prove di Kristaps Porzingis e, con grande sorpresa, una delle due ancora imbattuta sono i Los Angeles Clippers di Danilo Gallinari.

Luca Diamante

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.