Gli Oklahoma City Thunder hanno deciso di scommettere tutto sul futuro. Lo testimoniano le mosse di mercato, con un numero incredibile di scelte (34) accumulato per i prossimi sette anni. Lo conferma la decisione di lasciare fuori per il resto della stagione l’unico veterano della squadra, Al Horford.
Se a questo si aggiunge l’infortunio di Shai Gilgeous-Alexander, fuori da più di due settimane, il risultato è facilmente immaginabile. Da una parte OKC si gode la crescita di prospetti come Aleksej Pokusevski e Theo Maledon, diventati la prima coppia di Under 20 a segnare almeno 25 punti nella stessa partita. Dall’altra però le sconfitte continuano ad accumularsi.

Non è tanto il record di 20-32 a far discutere, anche perché ci sono sei squadre peggiori al momento. Quello che preoccupa è lo scarto delle ultime cinque gare, perse di quasi 30 punti di media rispetto agli avversari.
-12 contro Charlotte, -37 con Phoenix, -47 contro Portland, -24 al cospetto di Detroit e -27 vs Cleveland è il ruolo di marcia delle ultime cinque uscite. In totale fa -29,4 punti di media, la differenza peggiore dal 1993-94. In quella stagione i Philadelphia 76ers accumularono cinque gare con un gap medio di 31 punti.
The Thunder have been outscored by 29.4 points per game over their last 5 games.
That is the worst PPG differential in a 5-game span by any team since the 1993-94 76ers (-31.0 PPG). pic.twitter.com/XBvQgxk7PF
— ESPN Stats & Info (@ESPNStatsInfo) April 9, 2021

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.