Nell’ottobre 2019, subito dopo aver vinto il Most Improved Player, Pascal Siakam ha firmato con i Toronto Raptors un quadriennale da 130 milioni di dollari, il massimo salariale. La franchigia canadese aveva appena vinto il suo primo titolo e Siakam era stato tra i protagonisti di quel successo. Tuttavia il lungo camerunese lo scorso anno ha visto scendere le proprie cifre a 21.4 punti di media, rispetto ai 22.9 di quello precedente. In più, Toronto ha vissuto una stagione molto negativa, chiusa con la mancata qualificazione ai Playoff per la prima volta dal 2014.
E così per Pascal Siakam, oltre che per Kyle Lowry, sono iniziati i rumors riguardanti una possibile cessione che poi non c’è stata. Il lungo ha parlato della frustrazione che hanno generato in lui queste voci, intervistato dal New York Times:
Penso siano falsità, decisamente. E penso che sia qualcosa con cui farei difficoltà a convivere. È tutta negatività intorno al mio nome. Per me è stato strano, pensavo: “Cavolo!”. Sono una persona molto positiva, le persone che mi stanno intorno lo sanno. L’unica cosa che ho provato è che per i Raptors non fossi abbastanza. L’ho interpretato come: “Ti abbiamo dato il massimo salariale, ma sei tu il giocatore giusto?”. Mi ha buttato giù. Anche Kyle [Lowry, ndr] ci è passato, era la point guard e per me è il miglior Raptor di tutti i tempi. Avevo il contratto, ma non ho mai sentito di essere la stella della squadra, onestamente.
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