Moltissima carne al fuoco nelle 8 partite disputatesi nella scorsa nottata NBA.

Un altro atteso debutto era quello della 4a scelta Aaron Gordon che con i suoi Orlando Magic sfidava a South Beach i vice campioni in carica orfani di Lebron James. Le aspettative per l’ex giocatore degli Arizona Wildcats vengono un po’ disattese, in quanto la prova dell’ala di Orlando non è brillantissima. In sponda Heat invece grande prova del neo-acquisto Loul Deng e di Chris Bosh che entrambi mettono a referto 18 punti. La partita è molto combattuta e si arriva all’over time dove si scatena Devyn Marble, che mettendo a segno 8 dei suoi 13 punti nell’ultima frazione, regala ai Magic la vittoria per 101-108.

Prosegue invece il tour americano del Maccabi Tel-Aviv che nella nottata di ieri faceva tappa al Barclays Center, ad aspettare gli israeliani c’erano i Brooklyn Nets che per l’occasione riabbracciavano Brook Lopez dopo 8 mesi di stop a causa della frattura al piede dello scorso Dicembre. Proprio il centro Nets è risultato in grande spolvero segnando 20 punti e lavorando molto bene in post. Il Maccabi però, nonostante una mostruosa prova di Jeremy Pargo da 27 punti, 7 assist e 6 rimbalzi, si deve piegare per 111 a 94.
A Dallas andava in scena il derby Texano tra i Mavs e Rockets. La partita è molto combattuta e vede tra i principali protagonisti Chandler Parsons. L’acquisto di questa estate dei Mavericks ed ex della gara vuole far rimpiangere a Houston la decisione di non averlo rifirmato e segna tutti i suoi 14 punti nel primo tempo. In sponda Houston il migliore tra i suoi è Motiejunas che segna 18 punti. La giocata che decide la partita è però di Papanikolau, che all’ultimo secondo e con il punteggio sul 108 pari, subisce un fallo sul tiro da tre punti e mettendo a segno i 3 liberi supplementari regala la vittoria ai Rockets per 111 a 108.
La partita tra Utah e Portland è invece la meno interessante della notte, complice anche il fatto che le stelle dei Blazers non brillano (Lillard-Aldridge mettono insieme solo 18 punti). I Jazz ne approfittano e, grazie ad una solida prova di squadra (tutto il quintetto base in doppia cifra), vincono per 92 a 73.

Nel secondo tempo però, grazie ad uno scatenato Cousins (19 punti per lui) che alza i ritmi sia in attacco che in difesa, Sacramento riesce a ricucire lo strappo, andando poi a vincere la gara per 113 a 106.
L’ultima partita della notte, giocatasi allo Staples Center di Los Angeles era la rivincita del primo turno di playoff dello scorso anno e vedeva contrapposti i Warriors degli “splash brothers“, freschi campioni del mondo, ai Clippers del duo Paul-Griffin. I padroni di casa guidati da un eccellente Blake Griffin da 24 punti e 12 rimbalzi partono molto forte e cercano di imporre il proprio ritmo, ma Golden State non ci sta e, con un Klay Thompson in straordinaria forma che sigla 20 punti e 4 palle rubate, risponde colpo su colpo. Gli Warriors si dimostrano però più squadra, e mandando a referto 7 giocatori in doppia cifra, ottengono la vittoria per 94 a 112.
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