NBA Preview 2015-16, Brooklyn Nets: ricostruzione ma con qualche dubbio

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Brooklyn Nets

Ottavi ad Est nella stagione 2014-15 (38-44)

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Roster

PM: Jarrett Jack, Shane Larkin, Donald Sloan

G: Bojan Bogdanovic, Wayne Ellington, Markel Brown, Sergey Karasev

AP: Joe Johnson, Quincy Miller, Rondae Hollis-Jefferson

AG: Thaddeus Young, Thomas Robinson

C: Brook Lopez, Andrea Bargnani

La stella: Brook Lopez

brook-lopezDopo il fallimento del super quintetto con Williams, Johnson, Pierce, Garnett e Lopez, il centro di Los Angeles è diventato il vero trascinatore dei Nets. In una stagione in cui la franchigia ha ben poche pretese è lui il pilastro della squadra, mentre Joe Johnson, giocatore di indiscusso talento che riceve quasi ben 25 milioni in questo campionato, non ha mai fatto la differenza in 3 anni a Brooklyn. La società punta tutto su Lopez che resta il miglior giocatore offensivo nel team e, se rimane lontano dagli infortuni, può divenire uno dei migliori lunghi della lega non solo in termini realizzativi. L’abilità nel gioco spalle a canestro e il tiro dalla media distanza a cui si unisce un’ottima percentuale a canestro rappresentano i sicuro i punti di forza del prodotto di Stanford ma ciò non basta a scacciare i dubbi sul suo futuro. La sua staticità e la poca mobilità in campo rende il gioco di squadra piuttosto limitato e a ritmi bassi, inoltre deve ancora dimostrare di essere un vero leader sia dentro che fuori dal campo. Maggiore aggressività a rimbalzo e in difesa, visione di gioco e leadership costituiscono i fattori chiave affinchè possa attuare il definitivo salto di qualità nella lega. Quest’anno, in attesa dell’uscita di scena da parte di Joe Johnson, sarà decisivo per Brook Lopez che dovrà dimostrare di saper prendere in mano la squadra soprattutto nei momenti decisivi e di meritare i 20 milioni annui.

L’arma in più: Andrea Bargnani

pianigiani bargnaniQuesto discorso per i Nets è un po’ complicato dando uno sguardo roster, ma sbilanciandosi si può affermare che Andrea Bargnani rappresenta il miglior rinforzo per coach Hollins. Prima degli europei non si sarebbe preso neanche in considerazione probabilmente ma lo scorso mese l’ex New York ha mostrato decisamente un altro volto rispetto a quello a cui ci aveva abituato. Vuoi per la circostanza, vuoi per il fattore nazionale, vuoi per l’unità del team italiano, il Mago ha comunque cambiato approccio alla partita, risultando un giocatore di valore, un fattore determinante in difesa e in attacco con una cattiveria agonistica che mancava nel suo profilo. Fermo restando che in NBA il livello è più alto, i tifosi di Brooklyn sperano che il lungo romano mantenga lo stesso atteggiamento e spirito con cui ha affrontato l’Eurobasket anche con la sua nuova maglia. Costituisce l’unica ma ottima alternativa a Lopez, forse troppo simile all’americano ma senza dubbio fra i più dotati tecnicamente nel suo reparto, con un pizzico di orgoglio in più e voglia di riscatto ricordando sempre che è una prima scelta.

Il coach: Lionel Hollins

Senza dubbio un uomo dalla forte personalità e un allenatore che crede in un basket giocato in un certo modo e sa come ottenere i risultati in base alla squadra che ha a disposizione. Un leader che non ha timore di prendersi certe responsabilità, riducendo sensibilmente il minutaggio e dare una scossa ai due pilastri del team, Brook Lopez e Deron Williams, durante la scorsa stagione. Dopo una stagione deludente, Hollins si appresta a condurre una squadra in ricostruzione che vede in Lopez il probabile leader, o almeno così si augura l’ex coach dei Grizzlies che crede fortemente in lui e che dovrà essere in grado di dare un’identità nuova alla franchigia. Ripartendo da un roster composto da molti giovani il coach ha l’esperienza per riportare in alto il nome dei Nets e costruire una squadra competitiva senza ricorrere forzatamente ad onerosi investimenti.

Il mercato: via i costosi veterani, largo ai giovani per ricostruire

Durante l’estate la società rinnova il prediletto Brook Lopez e Thaddeus Young, in seguito si accorda con Deron Williams che ottiene una buonuscita di 27,5 milioni e trova l’accordo con i Dallas Mavericks senza troppi rimpianti da parte dei tifosi di Brooklyn. Successivamente cede altri veterani come Teletovic ed Anderson e cambia volto ringiovanendo il roster con innesti interessanti fra i quali Thomas Robinson, Wayne Ellington, Donald Sloan, Quincy Miller e il rookie Rondae Hollis-Jefferson in arrivo dall’ultimo draft tramite una trade con Portland. I Nets interrompono quindi il trend degli acquisti onerosi per ripartire con giovani promesse.

Le aspettative: ricostruzione ma con tanti dubbi

Dopo essersi liberati di contratti pesanti e in attesa di cacciare anche Joe Johnson, arrivato al suo ultimo anno di contratto faraonico, possibilmente pescando una trade interessante, Brooklyn riparte da un nuovo progetto che ruota attorno a Lopez e con una squadra che per il momento può ambire solamente a un degno campionato ma scordando i playoffs. Il quintetto con Jack che da perenne riserva prende il posto di Willams, Bogdanovic che ha i suoi evidenti limiti, Johnson che ha già le valigie pronte, Young e Lopez, non può oggettivamente essere in grado di arrivare più in alto del nono posto ad Est. Questo progetto inoltre non dà ancora un’idea chiara del futuro della franchigia, bisogna vedere se Brook Lopez saprà reggere la pressione e comportarsi da leader in campo e negli spogliatoi, quali mosse ha in mente il GM Billy King per riuscire a produrre dei risultati nelle prossime stagioni e cosa coach Hollins potrà estrapolare da questo nuovo team che possa gettare delle basi serie per risalire ai vertici della lega.

Redazione BasketUniverso

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