NBA Preview 2015-16, San Antonio Spurs: tutti uniti verso l’unico obiettivo possibile

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San Antonio Spurs

Sesti ad Ovest nel 2014-15 (55-27)

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Roster:

PM: Tony Parker, Patty Mills, Ray McCallum
G: Danny Green, Manu Ginobili
AP: Kawhi Leonard, Rasual Butler, Kyle Anderson, Jonathon Simmons
AG: LaMarcus Aldridge, David West, Boris Diaw, Matt Bonner
C: Tim Duncan, Boban Marjanovic

La stella: Tim Duncan

tim-duncan-nba-playoffs-portland-trail-blazers-san-antonio-spursIl 25 Aprile 2016 compirà 40 anni e che la si rigiri in qualsiasi modo, Duncan rimane il giocatore più importante degli Spurs: la passata stagione il caraibico è stato capace di giocare ben 77 partite, nonostante l’eterna lotta tra lui e coach Pop, che lo farebbe riposare una gara su due, con 29 minuti di media in campo. La condizione atletica è ancora ottima e la leadership in campo e fuori è tangibile: Aldridge, West e Diaw sono compagni di reparto di assoluto livello e potranno anche risparmiargli compiti offensivi e difensivi in regular season, ma quando si arriverà alle partite decisive nei playoffs, siamo sicuri che la palla passerà sicuramente dal nativo delle Isole Vergini.

L’arma in più: Kawhi Leonard

kawhi-leonard-nba-atlanta-hawks-san-antonio-spurs-850x560Definire un MVP delle Finals come arma in più non è un lusso che molte squadre possono permettersi: forse spesso ce lo si dimentica, ma Kawhi è un classe 1991, che in pochissimo tempo è passato dall’essere un semisconosciuto ad una vera e propria stella NBA, il tutto con il carattere schivo che tutti conosciamo (in pieno stile Spurs). In una squadra con una stella come Duncan e “comprimari” di grande talento come Parker, Ginobili e Aldridge, abbiamo scelto Leonard perchè gli oltre 20 punti di media nella serie contro i Clippers dei passati playoffs hanno dimostrato che può anche essere la prima arma offensiva di una squadra ambiziosa come San Antonio, oltre ad essere uno dei primi 5 miglior difensori sulla palla della Lega; il futuro è sicuramente suo ed il presente può regalare ancora tante soddisfazioni al prodotto di San Diego State.

Il coach: Gregg Popovich

Coach Pop è appena stato nominato come successore di Mike Krzyzewski sulla panchina della nazionale USA e questo fatto, anche se non lo darà mai a vedere, ha sicuramente riempito d’orgoglio il super patriottico allenatore degli Spurs. Quest’anno la dirigenza neroargento gli ha regalato un top player come LaMarcus Aldridge da affiancare a Tim Duncan: riadatterà le Twin Towers Robinson-Duncan in versione moderna o continuerà ad utilizzare lo stile di gioco definito da molti “The Beautiful Game“? Sicuramente ci sarà da divertirsi.

Il mercato: Aldridge e West per vincere subito

Aldridge-Parker-102415L’arrivo di LaMarcus Aldridge è sicuramente il principale colpo di mercato di questa offseason in tutta l’NBA: il texano è un incentivo per il futuro post-Duncan ma è anche una stella affermata, un giocatore con un gioco perimetrale e spalle a canestro solidissimo che ben si può complementare con il numero 21. David West aggiunge esperienza all’esperienza dalla panchina e sostituirà Splitter partito in direzione Atlanta Hawks. A livello di esterni, l’importante conferma di Ginobili è contrastata dalla partenza di Belinelli, ma siamo certi che coach Pop saprà sfruttare al meglio i vari McCallum, Anderson, Butler e Mills.

Le aspettative: l’anello per chiudere al massimo

Da anni ormai si pensa che ogni stagione sia l’ultima per la coppia Duncan-Ginobili e che gli Spurs debbano orientarsi alla ricostruzione, ma quest’anno sembra proprio che i due siano arrivati al capolinea: l’arrivo di Aldridge garantisce a coach Pop una squadra assolutamente competitiva per arrivare fino in fondo e regalare l’ultima gioia ai due.

Francesco Manelli

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