Brooklyn Nets
Quarti ad Est nel 2012-2013 (49-33)
Roster:
Deron Williams, Shaun Livingston / Joe Johnson, Jason Terry, Tyshawn Taylor, Alan Anderson / Paul Pierce, Andrei Kirilenko, Gary Forbes / Kevin Garnett, Reggie Evans, Mirza Teletovic, Tornike Shengeila / Brook Lopez, Andray Blatche; Mason Plumlee
La stella: Deron Williams
Una macchina, garanzia assoluta. I nuovi Nets ripartono da un leader indiscusso come Deron Williams, formidabile scorer e anche buon passatore. Quest’anno dovrà ampliare migliorare ulteriormente le proprie doti come assist-man, per via dell’arrivo di Pierce, Garnett e Terry. Può trovare il fondo della retina in ogni modo, sia da oltre l’arco che in penetrazione, passando per i jumpshot dalla media. Atleticamente avvantaggiato, riesce ad accoppiarsi bene anche con la maggior parte delle guardie della lega. Sarà lui che dovrà dare equilibrio alla squadra, decidendo come e quando alzare il ritmo (a seconda soprattutto dei compagni sul parquet).
L’arma in più: Andrei Kirilenko
Il libero (per dirla alla maniera calcistica), un jolly fantastico, in grado di ricoprire benissimo sia lo spot da 3 che da 4. Un AAP (All Around Player) che farebbe gola a tutte le squadre NBA (e nel 90% di esse partirebbe pure titolare, in estate cercato da San Antonio, Miami e pure da Houston, oltre che dagli stessi T’Wolves) che può dare un notevole contributo, soprattutto nella propria metà campo. Non è da escludere infatti che Kidd decida di piazzarlo costantemente nei minuti finali come ala grande, per cercare di far valere il suo atletismo e la sua intelligenza a livello di lettura del gioco.
Il coach: Jason Kidd
Jason Kidd non ha bisogno di presentazioni. Tutti conoscono il suo glorioso passato e sanno che come allenatore non è nemmeno fuoriruolo (allenava già da almeno 10 anni, giocando titolare anziché in panchina). Le ultime annate per i Nets sono state semplicemente disastrose sotto il punto di vista gestionale, prima Avery Johnson (a dir poco caotico),successivamente PJ Carlesimo (che già al primo giorno lavorativo sapeva di essere un traghettatore), ora toccherà al campione NBA 2011 gestire uno spogliatoio stravagante come quello di Brooklyn, ci sono diversi leader (soprattutto da quest’anno), riuscirà Jasone a farli remare tutti nella stessa direzione?
Il mercato: dentro Pierce, Garnett e Terry, senza dimenticare Kirilenko
Per definire perfetto il mercato di Brooklyn è ancora presto (solo il campo potrà dirci se il GM Billy King ha fatto le scelte giuste o meno), ma le previsioni sono favorevolissime. I Nets sono riusciti a liberarsi di due contratti pesanti come quelli di Humprhies e Wallace e sono riusciti a prendere giocatori funzionali al roster, in grado di portare ulteriore talento ed esperienza ad una squadra potenzialmente fastidiosissima nei PO. Pierce e Garnett presumibilmente partiranno nello starting five (anche se quest’ultimo salterà molte partite per preservare le energie per i PO), con Terry e Kirilenko pronti ad entrare nella panchina, inoltre sono arrivati giocatori di completamento (Livingston ed Anderson su tutti) che perfezionano ulteriormente un roster profondissimo come quello dei Nets.
Aspettative: si punta al Larry O’Brien Championship Trophy
L’obiettivo dichiarato è uno solo: vincere il titolo NBA nel giro di un paio d’anni. D’altronde le mosse della dirigenza non lasciano molte altre interpretazioni, con Terry, Pierce, Garnett e Kirilenko hai praticamente le mani legate per il futuro, e decidi di giocarti a carte scoperte il presente. Il roster sulla carta è il più forte (per capacità e valore assoluto dei singoli) dell’intera lega, ma non sempre si vince coi migliori giocatori disponibili sul mercato (e altre compagini NBA e sono pronte a confermarlo).
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