Houston Rockets
Ottavi ad Ovest nel 2012-13 (45-37)
Roster:
Jemery Lin, Patrick Beverly, Aaron Brooks / James Harden, Francisco Garcia, Isaiah Canaan / Chandler Parsons, Ronnie Brewer, Omri Casspi, Reggie Williams, Robert Covington / Terrence Jones, Greg Smith / Dwight Howard, Omer Asik, Donatas Motiejunas, Marcus Camby
La stella: James Harden
Arrivato un anno fa a Houston, Harden è subito entrato nel cuore dei tifosi e ha trascinato la squadra durante la scorsa stagione. Probabilmente rimarrà anche quest’anno l’uomo franchigia dei Rockets, malgrado l’arrivo di Dwight Howard. Dopo la maturazione della scorsa stagione deve essere obbligatoriamente inserito tra i migliori della lega, posizione dalla quale DH12 si è allontanato dopo l’infelice stagione in maglia Lakers. Anche dal punto di vista tattico Harden potrà avere più possibilità di Howard e, nel finale dei match, non c’è dubbio su chi prenderà per mano i giovani Rockets. Il Barba ha dunque dimostrato di essere pronto ad un ruolo molto importante, starà a Howard collaborare per trovare i giusti equilibri, inserendo nel quadro giocatori molto adatti come Parsons e Lin.
L’arma in più: Patrick Beverly & Chandler Parsons

I Rockets avranno a disposizione un’arma a doppio taglio da non sottovalutare. Anche Beverly e Parsons sono cresciuti molto durante l’ultima stagione e sono pronti a completare il quadro ed aggiungersi a Harden e Howard. Il primo ha anche delle chance di essere il titolare, infatti, McHale ha in mente di provare a far partire Lin dalla panchina e a concederli dei minuti senza Harden e con Howard, in modo da valorizzare le sue qualità in termine di pick’n’roll. A suo favore Beverly ha anche delle caratteristiche complementari con quelle di Harden, ottimo difensore sulla palla e con un tiro migliore rispetto a quello di Jeremy Lin. Per quanto riguarda Parsons potrebbe essere l’ago della bilancia. Un tiratore formidabile ed una capacità di rendersi pericoloso che rappresenterebbe una vera minaccia nei vuoti difensivi creati dal pick’n’roll e dal gioco interno di Howard. Potrebbe rivelarsi veramente fondamentale.

Il coach: Kevin McHale
Non sarà un lavoro semplice quello di McHale destinato a parecchie critiche nei prossimi mesi. Primo nodo da sciogliere: “Asik con Howard?”, “Asik riserva?” o “Asik ceduto?”. Gran parte della tranquillità dello spogliatoio, degli equilibri e di conseguenza anche dei risultati passa dal centro turco che ha già fatto sapere di non esser disposto a fare la riserva, riuscirà McHale a trovare i minuti necessari ad Asik? Per il resto è tutto abbastanza prevedibile, si cercherà di giocare un basket veloce, ricco di pick’n’roll e con attenzione particolare alle spaziature. Un sistema che prende spunto da quello di Popovich e che, anche in questo caso, potrà esser interpretato da ragazzi che sembrano molto funzionali. Un altra decisione importante che dovrà prendere McHale a breve (e che dipende da cosa si decide di fare con Asik) è chi schierare come ala grande titolare, l’ipotesi Asik sembra difficilmente percorribile ed il cerchio si stringe a Terrence Jones o Greg Smith, ammesso che sia da escludere il quintetto piccolo con Parsons da 4.
Il mercato: Missione compiuta, Howard firmato
Dopo un pressing costante i Rockets sono riusciti a firmare il centro ex-Lakers candidandosi così a possibile regina del mercato estivo. Di Howard si è ormai detto tutto ma molti si sono dimenticati di colpi di secondo livello ma che probabilmente si riveleranno fondamentali. Parliamo, per esempio, di Reggie Williams (tiratore sopraffino che sicuramente potrà essere utile) , Ronnie Brewer, difensore esterno accanito dotato di clamorosa fisicità ed intensità, e Marcus Camby, ma in questo caso non è prevedibile quanto possa essere incisivo viste le condizioni fisiche e l’età. Dopo la firma dello scorso anno di Harden, seguita alle firme di Lin e Asik, e i progressi fatti durante quest’estate non c’è dubbio su quale sia stata la franchigia che si sia mossa meglio nelle ultime due stagioni. Ora però devono essere raccolti i frutti.
Aspettative: Dominare ad Ovest, battere OKC e Spurs e giocare le Finals
Per una squadra con un roster del genere non credo ci siano altre parole da associare ad “aspettative” oltre “vittoria”, “titolo”, “finals” ecc.ecc. Sulla carta hanno ciò che serve per dominare ad Ovest e sconfiggere anche le altre corazzate come Thunder, Spurs e Clippers. Sicuramente il loro obiettivo sarà quello di arrivare fino infondo ed, eventualmente, dare del filo da torcere a Miami o chi per loro. Per raggiungere risultati soddisfacenti però bisogna prima superare vari ostacoli e quindi sciogliere il nodo Asik come abbiamo detto prima, trovare i giusti equilibri ed il giusto gioco ed essere più determinati nella metà campo difensiva rispetto a quanto visto lo scorso anno. Insomma, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma in questo caso il “dire” fa ben sperare, vediamo se saranno in grado di superare il “mare” e dimostrare a tutti ciò che possono essere.
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