Milwaukee Bucks
Ottavi ad Est nella stagione 2012-13 (38-44)
Roster :
Brandon Knight, Luke Ridnour, Nate Wolters; O.J. Mayo, Gary Neal; Caron Butler, Carlos Delfino, Giannis Antetokonmpo, Khris Midlleton; Ersan Ilyasova, John Henson; Larry Sanders, Zaza Pachulia, Ekpa Udoh, Miroslav Raduljica
La stella : Larry Sanders
Uno dei pochi (e fa strano che siano tutti lunghi) – quattro in tutto – giocatori rimasti rispetto allo scorso anno. Larry Sanders, nella passata stagione, è esploso come uno dei migliori stoppatori della lega se non – appunto – il migliore. Tanto alto, tanto atletico quanto irascibile ed incontrollabile quando si tratta di tenere a freno i nervi e sopratutto i falli. Il centro di Milwaukee, con gli addii di Monta e Jennings, diventa stella e la faccia principale del nuovo progetto Bucks. L’anno scorso ha evitato che la difesa di Milwaukee pagasse troppo la poca propensione alla fase passiva di Jennings, Ellis ed Ilyasova ed ha contribuito a farla classificare “solo” 20° nel ranking delle peggiori difese (100.4 punti concessi agli avversari) e scommettiamo un bel gruzzoletto che con qualsiasi altro giocatore i Bucks non sarebbero nemmeno arrivati ai Playoffs. Pesano enormemente – infatti – le 550 stoppate e passa messe a segno dalla squadra del Wisconsin, gran parte arrivate dalle manone di Sanders, appunto.
L’arma in più : O.J. Mayo
Senza più il Nowitzki o il Gay di turno a cui concedere gli onori dell’azione offensiva, O.J. Mayo ha davvero la possibilità di esplodere come una scoring-guard d’élite. Sarà la guardia titolare del quintetto, prendendo il posto di Monta di cui sicuramente mancheranno le esplosioni improvvise (vedi il buzzer magnifico messo a segno contro Houston), la velocità e la capacità di concludere al ferro in maniera dolce e difficile. Quale O.J. Mayo dovrà però rimpiazzare Ellis? Quello pre-All Star Game che faceva letteralmente impressione (17.9 punti, 3.8 rimbalzi, 4.3 assist, 46% al tiro e 41% da tre) o quello molto discutibile post-ASG (10.9 punti, 3.2 rimbalzi e 4.5 assist)? Nel primo caso, molto probabilmente Milwaukee troverà un giocatore capace di migliorare il brutto a vedersi 43.6% al tiro complessivo dello scorso anno. Perché sì, Jennings e Monta mancheranno ma non dimentichiamoci di quanto i due costringessero la squadra a giocare nel modo da loro imposto, con scelte di tiro parecchie volte poco consone.
Il coach : Larry Drew
E qui ci sarebbe da discorrere tanto. Un squadra completamente nuova come i Milwaukee Bucks ha necessario bisogno di un coach capace, esperto e abile nel creare quella chimica che sembra proprio il fattore X che può portare questi Cervi dalla premessa di squadra tankante a bella sorpresa da ottavo posto. Larry Drew, arrivato al posto di Jim Boylan, considerando che ha costruito una signora squadra come gli Atlanta Hawks dello scorso anno, può davvero portare a termine il suo secondo buon progetto e far raggiungere i Playoffs ai Bucks contando molto anche sul fattore fortuna. Dovrà salire a capo di importanti grattacapi come il trovare il giusto spazio ad un Henson rampante che minaccia Ilyasova, trovare il modo di far dirigere in modo corretto e razionale l’attacco ad un Brandon Knight tutto da fare, imporre un sistema difensivo accettabile prima di ricorrere al “Sanders, stoppali tu!”. Non può contare su una base che lo scorso anno ha assicurato la top 10 ai Bucks nei ranking per Offensive Rebound e Assist (la fase offensiva era buona la passata stagione: 98.4 punti di media) visto che praticamente tutti i giocatori son partiti e di nuovi ne son arrivati. Con lui arrivano gli assistenti Bender, van Exel, Williams, Cleamons ed Oppenheimer.
Il mercato : tante scommesse per la rifondazione
Sono rimasti in quattro (Ilyasova, Henson, Udoh e Sanders) ed hanno visto dietro di loro cambiare di tutto. Niente più Jennings (a Detroit), Monta (a Dallas), Mbah a Moute (a Sacramento), Reddick (ai Clippers), Dunleavy (a Chicago), Ayon (ad Atlanta), Dalembert (a Dallas), Ish Smith (a Phoenix), Doron Lamb (ad Orlando) e Gooden e Pryzbylia (free-agent). Un roster intero è arrivato: Knight (dai Pistons), Ridnour (da Minnesota), Neal (da San Antonio), Butler (dai Clippers via Phoenix) Delfino (da Houston), Middleton (da Detroit) e Pachulia (da Atlanta).
Al draft pescati Ricky Ledo (poi lasciato a Dallas) e colui che può essere la sorpresa, il dark horse, di questa stagione: l’impronunciabile Antetokounmpo cui mani (come si nota nella foto) paiono essere davvero lunghissime. Lo chiamano il Greek Freak, è un’ala piccola e chissà che fra un acciacco di Caron Butler ed un infortunio di Delfino non abbia qualche occasione per mostrarsi al pubblico come variabile pazza di questa squadra.
Vedremo se il radicale cambiamento di roster comporterà un miglioramento o un peggioramento di record. La mia opinione è che, se Larry Drew troverà la formula, questi Bucks un pensierino piccolo piccolo alla post-season potrebbero farcelo.
Non è un nuovo acquisto ma la sua crescita non può essere non essere presa in considerazione. John Henson nella stagione 2012-13 ha dimostrato di aver doti per cui puntare un centesimo su di lui non sarebbe una sconfitta a priori. Potrebbe addirittura costringere Ilyasova ad emigrare in posizione di 3 guadagnandosi lo spazio che merita. Molto simile a Sanders, grande difensore, deve però migliorare sopratutto i jumpshots e l’attacco in generale. Non sorprendetevi se a Gennaio venisse ceduto una volta presa coscienza che questo sophomore può valer un buona contropartita più “inseribile” nel progetto.
Infine sono in lotta per un posto in squadra Middleton, Raduljica e Wolters. Uno solo lo slot disponibile. Se fare la prima esclusione è facile (salutando Raduljica, che con il front-court sovraffollato anche da Pachulia ed Udoh vedrebbe pochissimo il campo) effettuare la seconda potrebbe essere molto più arduo: Middleton pare anch’egli chiuso da Butler, Delfino, il greco e – nel caso – Ilyasova invece Wolters potrebbe rimontare Ridnour e Knight proponendosi come una point-guard più eclettica a cui affidare l’azione offensiva.
Aspettative: chissà che…
Intorno alla nuova squadra c’è tanta speranza ed altrettanta curiosità. Le aspettative e le previsioni non sono di certo delle più floride, anzi: taluni preferirebbero aderire al progetto “Tanka per Wiggins”. Larry Drew però, sono sicuro, almeno inizialmente, fino a metà stagione, ci proverà a far quadrato attorno a questi Bucks per farli arrivare dove nessuno si aspetta. L’esperienza di Butler, O.J. Mayo che diventa un go-to-guy da 20 a sera, Ilyasova a fare il secondo violino offensivo, Knight e Delfino da supporting-cast, Sanders al centro a saltare e di colpo ci si trova all’ottava posizione. Chissà.
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