New Orleans Pelicans @ Orlando Magic 90-110
All’Amway Arena va in scena una partita senza storia con i Magic che vanno da subito in controllo della gara grazie a Nelson (10+4+5) e Vucevic (10+7) che costruiscono il parziale iniziale di 10-0 dal quale i Pelicans non si riprenderanno più nopnostante un ottimo Anthony Davis (26+17). Nel secondo tempo salgono in cattedra Harkless (20+8) e soprattutto Afflalo (30 con 10/14 al tiro) che conducono Orlando alla prima vittoria stagionale, lasciando New Orleans ancora a quota zero nella casella delle W.
Philadelphia 76ers @ Washington Wizards 109-102
I Sixers sbagliano ancora e vincono anche contro Washington, altra seria candidata ai playoffs così come Miami. A differenza dell’opener, Phila va subito sotto grazie all’inizio monstre di John Wall (7/7 per cominciare il match) ma è brava a non affondare rimanendo in linea di galleggiamento sul -10; nel terzo quarto la svolta con Turner (23+6) a dominare e MCW che si sveglia dopo un inizio soporifero, nel finale la chiude Thaddeus Young (29+8) per la seconda vittoria stagionale.
Toronto Raptors @ Atlanta Hawks 95-102
Esordio stagionale casalingo per gli Hawks e per coach Mike Budenholzer che conquista la prima vittoria della sua carriera da capo allenatore: Al Horford (22+16) e Jeff Teague (17+12ast) confezionano la W sui Raptors di un indomito DeRozan (31+4). Nel secondo quarto ATL prende il largo approfittando di un momento di confusione in casa Raptors grazie anche alle triple di Korver (5/8 dall’arco per KK) ma nel quarto periodo Toronto si rifà sotto anche fino al -3 con DeRozan (Gay sottotono con solo 6/23 dal campo per 14 punti), così tocca a Millsap chiuderla con un decisivo gioco da 3 punti che taglia le gambe ai Raptors.
Milwaukee Bucks @ Boston Celtics 105-98
Sembrava profilarsi una bella vittoria all’orizzonte per i Celtics di coach Stevens ma la panchina Bucks ha semplicemente dominato e strappato la W per la franchigia di Milwaukee. Un Faverani dominante (12+18+6 stoppate) e un Bass in palla (17+9) portano i biancoverdi fino al +18 ma nel secondo tempo i Bucks si rifanno sotto con la second unit: Wolters, Middleton, Henson e Pachulia riescono a recuperare ed a operare il sorpasso senza più guadarsi indietro; Boston è poca roba e Milwaukee conquista la vittoria.
Detroit Pistons @ Memphis Grizzlies 108-111 dts
Match molto avvincente al FedExForum di Memphis dove i visitanti Pistons rendono le cose difficili ai padroni di casa fino alla fine: dopo un convincente avvio dei Grizzlies guidati da Conley (22 con 7/12 al tiro), i Pistons non demordono e rientrano grazie al rientrante Stuckey (19 con 8/13) e Bynum (18+6ast), così da giocarsi tutto nel quarto periodo. Sul +2 Detroit, i rossobiancoblu hanno l’occasione per portarsi a casa la W ma il putback di Drummond è irregolare per interferenza, così Memphis ha l’ultimo possesso per pareggiare (o vincere con 3 punti), che converte con un tip-in di un Marc Gasol (15+8+5) rock-solid as usual. Si va in overtime con i Grizzlies che scappano grazie ad un parziale di 11-2 firmato Prince-Randolph (16+10 per Zach) e non si guardano più indietro ottenendo la vittoria e riscattando la brutta prestazione nell’opener vs San Antonio.
Miami Heat @ Brooklyn Nets 100-101
Seconda sconfitta consecutiva per gli Heat nella partita di cartello della notte che si è giocata al Barclays Center di New York: è la prima vittoria di Brooklyn in 14 partite contro Miami ed arriva grazie al “nuovo acquisto” Paul Pierce (19+5+6 ed una stoppata su LeBron che ha fatto impazzire i tifosi bianconeri). I Nets partono forte nel primo quarto con due triple consecutive di Terry che lanciano l’attacco di coach Kidd, ma nel secondo periodo James (26+7+6) diventa padrone del Barclays Center riportando i suoi a contatto. Nella terza frazione è ancora Brooklyn a condurre con Joe Johnson (19 con 6/8 dal campo) che mena le danze e Lopez e Garnett a dominare sotto canestro ma gli Heat non ci stanno e nel finale di partita si rifanno pericolosamente sotto grazie alle triple di James, Wade e Chalmers. Il match si decide ai tiri liberi, con Johnson che è freddo dalla lunetta e consegna la W ai padroni di casa.
Portland TrailBlazers @ Denver Nuggets 113-98
Una partita strana è andata in scena nella Mile High City questa notte tra i Blazers ed i Nuggets: Portland si porta subito avanti grazie ad un Batum incontenibile in avvio (21 con 8/14) e Denver sembra fuori dalla partita sprofondando fino al -20 del terzo quarto, affondata dalle conclusioni di Matthews (21+12) e Lillard (18+7ast); nell’ultima frazione, però, si scatena Nate Robinson (24+7) che, insieme a Ty Lawson (21+5+6), costruiscono un parziale mortifero che riporta i Nuggets a contatto. A questo punto ci pensa il leader dei Blazers, ovvero LaMarcus Aldridge (25+9), che con un paio di movimenti in post medio dei suoi, conduce Portland alla vittoria.
Utah Jazz @ Phoenix Suns 84-87
Utah arriva nel deserto dell’Arizona e trova ad accoglierla un deserto US Arways Center, evidentemente i Suns hanno perso notevolmente appeal rispetto agli ultimi anni ma sono comunque una squadra molto combattiva. Un fatto interessante: i due coach si trovano ad affrontare le proprie squadre principali da giocatore, ovvero Hornacek, che ha giocato 577 partite nei Jazz, ora allena i Suns, mentre Corbin, ex Suns per 107 match, siede sul pino di Utah. Il match si decide nelle azioni finali con Bledsoe(18+5+6) che segna gli ultimi 14 punti per i padroni di casa, compresa la tripla della vittoria a 0.7 secondi dal termine; nonostante gli sforzi di Hayward (18+10+8), Kanter (20+12) e Favors (14+17), i Jazz non riescono a sconfiggere Phoenix, guidati dal predetto Bledsoe e dal sorprendente Plumlee di quest’avvio di stagione (13+13).
Cleveland Cavaliers @ Charlotte Bobcats 84-90
I Bobcats strappano una bella vittoria, nonostante il loro miglior giocatore sia ai box per un infortunio (Al Jefferson). A trascinarli è stato Kemba Walker (23 punti, 7 assist e 4 rimbalzi), coadiuvato da Bismack Biyombo, autore di una solidissima doppia-doppia da 11 punti e 10 e rimbalzi. Dei Cavaliers, da segnalare l’ottima prova di Tristan Thompson (21 punti e 11 rimbalzi), prova sotto gli standard per Kyrie Irving (16-7-4). Partita sempre in mano dei Cats, rischiano qualcosa alla fine, ma Kemba Walker respinge con lucidità gli attacchi degli ospiti.
Los Angeles Clippers @ Sacramento Kings 110-101
Ok, qua si fa sul serio. CP3 ha deciso di giocare per davvero ogni singola partita questa stagione, e se sarà così, possiamo chiudere il discorso relativo al premio di MVP. Terza doppia doppia consecutiva (26+10ast stasera) ed un’onnipotenza tecnica senza pari: aiutato dall’amico Griffin (20+17+6) e da Crawford (18 dalla panchina) mette in piedi uno show fatto di alley-oop, arresto e tiro, palleggi, finte ubriacanti e assists a non finire ed i Kings non possono far altro che ammirare; solo Cousins (24+10, ma tenuto troppo in panchina nel quarto periodo) ed un incredibile Isaiah Thomas (29 con 9/13 al tiro) riescono a tener testa a Paul e compagni, che riescono comunque a portare a casa la vittoria.
Dallas Mavericks @ Houston Rockets 105-113
I Rockets si aggiudicano il derby texano. Super prestazione della barba più famosa della Lega, James Harden, con 34 punti e 4 rimbalzi. Ma la vera sorpresa è il dominio sotto canestro di Houston, Dwight Howard segna poco (13 punti) ma cattura 16 rimbalzi, mentre il compagno di reparto Asik ne porta a casa 12. Oltre ai soliti Nowitzki ed Ellis (22-20) da segnalare l’ottima porva di Crowder (15 punti e quattro triple) e la doppia doppia di DeJuan Blair (11-10). Nei primi due quarti Houston ha cercato di prendere il largo, ma Dallas opta per un Hack-a-Dwight per riprenderli, decisivo nella rimonta sarà Crowder con le sue triple. James Harden evita di prendersi rischi e chiude la partita con i suoi canestri.
Oklahoma City Thunder @ Minnesota Timberwolves 81-100
Clamorosa debacle al Target Center di Minneapolis: i T’Wolves liquidano senza patemi Oklahoma, grazie ad un super Kevin Love e un Rubio stellare. Clamorosa (in negativo) la prova di Kevin Durant, limitato a 13 punti, con un pessimo 4/11 al tiro. Minnesota chiude il primo quarto avanti 34-19, che di fatto indirizza la partita a senso unico. Ci prova il giovane Lamb, ma è l’unico a creare grattacapi ai padroni di casa. Solido Nikola Pekovic (15-10) e buone notizie da parte di Derrick Williams, autore di una discreta partita.
San Antonio Spurs @ Los Angeles Lakers 91-85
Per la prima volta dal 1996 assenti Kobe Bryant e Tim Duncan sullo stesso parquet. I Lakers partono bene con Gasol e Young, che segnano 17 punti nel primo periodo, concludendo 23-16. Nel secondo periodo, Farmar sale in cattedra e firma un parzialone di 10-2 affossando San Antonio (33-18). Ma non ha fatto i conti con Tony Parker, che contribuisce al parziale di 15-2, che riporta sotto di uno i suoi. L’intervallo recita lo score di 42-41 a favore dei gialloviola. Nel terzo quarto, Ginobili alza il ritmo e risponde ai punti prodotti dalla panchina Lakers. La partita si chiude solo a tre minuti dalla fine, quando Parker e Diaw neutralizzano i punti di Gasol.
E per finire la Top 10:
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