Milwaukee Bucks @ Orlando Magic 91-94
La partita di Arron Afflalo, la guardia dei Magic la vince quasi da solo dopo che Orlando parte molto male, andando subito sotto davanti al proprio pubblico. Il primo quarto si chiude con i Bucks avanti 36-23, le cose non cambiano nel secondo periodo, Milwaukee riesce a mantenere un buon vantaggio mentre Victor Oladipo fatica ad entrare in partita (10 punti e 4/14 al tiro). Proprio Afflalo però fa sua la partita, nel terzo quarto segna 5 delle sue 8 triple della partita su 11 tentativi, rimettendo in carreggiata i Magic, che riescono addirittura a passare in vantaggio. I Bucks, ora costretti a rincorrere, incorrono anche nell’infortunio di Caron Butler, 20 punti per lui, che si fa male ad una spalla in uno scontro con un compagno e deve lasciare il parquet. Con 9 secondi da giocare Afflalo serve Nikola Vucevic per la schiacciata che vale il +3, OJ Mayo (25 punti e 7 rimbalzi) avrebbe la chance di pareggiare il match, ma ancora Afflalo ruba palla e assicura la vittoria a Orlando.
MVP: Arron Afflalo, 36 punti (carreer-high), 8 rimbalzi, 6 assist, 8/11 da tre, 11/15 dal campo.
Houston Rockets @ Philadelphia 76ers 117-123 dts
Entrambe le squadre sono prive dei propri migliori giocatori, entrambi per un problema al piede, ma anche senza James Harden e Michael Carter-Williams la partita è equilibratissima e bellissima. Houston parte meglio, ma non riesce a scappare nonostante un Jeremy Lin che ricorda quello visto a New York (31 punti qualche giorno fa, 34 stanotte). Il playmaker dei Rockets, tornato in quintetto, trascina i suoi a forza di triple e nel terzo quarto Houston sembra avere in mano la partita. I ragazzi dei Sixers, che già questa stagione hanno battuto Miami Heat e Chicago Bulls, non si arrendono e trovano in James Anderson il proprio go-to-guy per questa partita: 36 punti (carreer-high) e 6/8 da dietro l’arco per lui, compresa la tripla che riporta Philly a -3. Tony Wroten, arrivato in estate da Memphis, segna il canestro del -1 in layup poco dopo, ma i Rockets spingono sull’acceleratore e dalla lunetta si riportano a +3 anche grazie ad una stoppata di Chandler Parsons su Wroten. Proprio quando tutto sembra finito Anderson infila una tripla in faccia a due avversari e pareggia il match che, dopo l’errore di Parsons e quello da metà campo di Wroten, si prolunga al supplementare. Lin apre subito con una tripla (9/15 da dietro l’arco stanotte, in più anche 12 assist), ma i Sixers difendono bene e rubano un paio di palloni a Dwight Howard, mentre Spencer Hawes chiude la partita dall’altra parte.
MVP: James Anderson, 36 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi, 12/16 dal campo, 6/8 da tre.
Charlotte Bobcats @ Boston Celtics 89-83
L’entusiasmo dei Celtics, reduci da qualche vittoria dopo il brutto avvio, si infrange su Al Jefferson. Il lungo ex Boston, che non aveva mai battuto la sua ex squadra fino a stasera (0-11 il suo personale record), inizia subito bene, portando Charlotte subito sul 20-9. I Celtics rientrano e con Courtney Lee trovano la tripla sulla sirena del primo quarto che si chiude sul 27-21. Kelly Olynyk soffre moltissimo Jefferson in post, Jeff Taylor delizia il pubblico con un paio di grandi schiacciate e i Bobcats riescono a mantenere il vantaggio più o meno inalterato fino all’ultimo quarto. Nel quarto periodo i Celtics si rifanno sotto, Jordan Crawford con pochi secondi da giocare segna e conquista il fallo per riportare Boston a -2. Kemba Walker vuole chiudere il match, ma il suo layup finisce sul ferro, per sua fortuna Al Jefferson è lì: il lungo cattura il rimbalzo e segna da sotto il canestro che definitivamente regala il successo a Charlotte.
MVP: Al Jefferson, 22 punti, 11 rimbalzi, 3 assist, 2 stoppate.
Toronto Raptors @ Memphis Grizzlies 103-87
Continua la difficile stagione dei Grizzlies, ora sul 3-5, con i Raptors che vincono il loro terzo match nelle ultime 11 trasferte a Memphis. Rudy Gay parte subito bene contro la sua ex squadra e, dopo un parziale di 13-2 che consente ai Raptors di condurre per quasi tutto il primo quarto, ne segna 11 nel solo secondo periodo, con Toronto sopra proprio di 11 punti all’intervallo. Nel terzo quarto Mike Conley dà spettacolo, segnando 12 punti nella sola frazione (chiuderà con 29) e riportando ampiamente in partita i Grizzlies. Proprio quando i padroni di casa sembrano poter rimontare però ci pensa Gay a rubare palla e servire Terrence Ross per la schiacciata in contropiede, da qui in poi il resto del quarto è amministrazione dei Raptors.
MVP: Rudy Gay, 23 punti, 6 rimbalzi, 4 assist, 5 recuperi, 2 stoppate.
Cleveland Cavaliers @ Minnesota Timberwolves 95-124
I T’Wolves spazzano via i Cavaliers quasi esclusivamente grazie alla coppia Rubio-Love. Minnesota parte subito forte davanti al proprio pubblico, chiudendo il primo quarto a +14. Nel secondo periodo la musica non cambia e i Timberwolves raggiungono addirittura il +23 all’intervallo. Kevin Love non va in doppia-doppia, per lui 33 punti, 8 rimbalzi e 6 assist, ma Ricky Rubio sì: il playmaker spagnolo fa registrare 16 punti ed un carreer-high di 16 assist. A questi vanno aggiunti i 27 punti di Corey Brewer con 5/5 da dietro l’arco, con la seconda metà di gara che è solo una formalità e vede Rubio dare spettacolo con i suoi passaggi per i compagni.
MVP: Ricky Rubio, 16 punti, 16 assist, 6 rimbalzi, 3 recuperi.
New York Knicks @ Atlanta Hawks 95-91
Dopo l’umiliazione al MSG subita per mano degli Spurs, i Knicks ottengono la vittoria in trasferta sul campo degli Hawks. New York parte subito forte e si porta in vantaggio, divario che cresce nel secondo quarto e che diventa di 10 punti all’intervallo. JR Smith ripaga la fiducia di coach Woodson, che lo schiera in quintetto, con 9 punti nel primo periodo, ma si perde un po’ durante il resto del match, segnando alla fine 12 punti. Nel terzo quarto gli Hawks rientrano per due motivi: il primo sono i 10 punti nella sola terza frazione per Al Horford, che spezza in due la difesa degli avversari, il secondo è il 2/10 di Carmelo Anthony. ‘Melo si riprende nell’ultimo quarto e, anche grazie a due canestri importanti di Andrea Bargnani, che chiude in doppia-doppia con 20 punti e 11 rimbalzi, permette ai Knicks di cogliere il terzo successo stagionale.
MVP: Andrea Bargnani, 20 punti, 11 rimbalzi, 2 assist.
Washington Wizards @ San Antonio Spurs 79-95
San Antonio si lancia subito sul 16-5 nel primo quarto, che si chiude 25-17 per gli Spurs. Nel secondo quarto Leonard colpisce in contropiede, con i texani che mantengono un certo vantaggio. Nel terzo periodo una schiacciata in contropiede di Martell Webster porta i Wizards a -5, ma gli Spurs li ricacciano indietro: quando mancano circa 40 secondi al termine del quarto però John Wall viene colpito in faccia ed è costretto a lasciare la partita senza farvi ritorno. San Antonio può quindi tranquillamente amministrare il vantaggio con Boris Diaw, che segna 15 punti uscendo dalla panchina.
MVP: Boris Diaw, 15 punti, 5 rimbalzi, 2 assist.
Los Angeles Lakers @ Denver Nuggets 99-111
Continua la stagione altalenante dei Lakers, che perdono in Colorado abbastanza malamente. I Nuggets spingono già dai primi minuti di gioco, difendono bene e addirittura Kenneth Faried si permette il lusso di alzare un’alley-oop per l’accorrente JJ Hickson. I giallo-viola riescono a rientrare grazie alla coppia Gasol-Hill, entrambi in doppia-doppia, ma Denver trova un fattore importante nel russo Timofey Mozgov, 23 punti dalla panchina, e Andre Miller e Nate Robinson allungano ulteriormente. Il punto esclamativo sulla vittoria è messo da Faried, che negli ultimi secondi raccoglie un rimbalzo offensivo in tap-in e schiaccia per il +12.
MVP: Kenneth Faried, 21 punti, 13 rimbalzi, 2 assist.
Phoenix Suns @ Portland Trail Blazers 89-90
I Suns vanno vicinissimi dal vincere a Portland, ma tra loro è il successo c’è Damian Lillard. Il playmaker dei Blazers segna un facile canestro negli ultimi secondi di gioco e decide la partita anche a causa di una difesa assolutamente insufficiente per Phoenix durante quel possesso. L’ultimo tentativo è affidato a Erci Bledsoe, che si conferma ancora una volta il miglior giocatore dei Suns segnando 23 punti, che però sbaglia, prima PJ Tucker e poi Markieff Morris sbagliano il tap-in, così Portland può conquistare la vittoria.
MVP: Robin Lopez, 13 punti, 15 rimbalzi.
Oklahoma City Thunder @ Los Angeles Clippers 103-111
Era il big match della nottata e sicuramente lo spettacolo non è mancato: nei primi minuti le schiacciate sono già due, una per parte di DeAndre Jordan e Serge Ibaka. Proprio il lungo dei Thunder però poco dopo si rende protagonista insieme a Blake Griffin e Matt Barnes di un accenno di rissa che cosa a lui e a Barnes l’espulsione. Se la perdita per i Clippers è modesta, per i Thunder è grave, OKC perde così il miglior lungo del proprio roster già nel secondo quarto. Nonostante siano orfani di Ibaka però i Thunder riescono a mettere la testa avanti e a mantenere un piccolo vantaggio all’inizio del terzo quarto, poi Chris Paul (14 punti e 16 assist) serve JJ Redick, che accorcia le distanze. Sulla parità a quota 71 è invece Griffin a segnare per il nuovo vantaggio Clippers. I Thunder non ci stanno e rientrano prima con due schiacciate di Durant e Westbrook e poi con la tripla dall’angolo di Reggie Jackson. A far scattare in piedi i tifosi dello Staples Center però ci pensa Jamal Crawford, che con una tripla degli ultimi istanti sancisce la vittoria.
MVP: Blake Griffin, 22 punti, 12 rimbalzi, 7 assist.
New Orleans Pelicans @ Utah Jazz 105-111
MVP: Gordon Hayward, 27 punti, 10 assist.
Brooklyn Nets @ Sacramento Kings 86-107
MVP: Greivis Vasquez, 17 punti, 12 assist.
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