NBA Recap 22/11/13: vittorie a sorpresa di Lakers, Pellicans e Blazers, ma le vere notizie(in negativo) sono gli infortuni di Rose,Iguodala e M.Gasol

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PORTLAND-CHICAGO 98-95

Portland è la seconda forza ad ovest e si vede, oggi la partita era contro i Bulls di coach Thibodeau pareva molto ostica. Il match sembra andare verso Chicago,  Derrick è immarcabile ma Portland è in gara e risale lentamente, siamo sul 68 pari e la partita è tiratissima, i Bulls perdono il pallone e Rose compie una rotazione sul ginocchio destro, distorsione… i tifosi di Chicago già tremano, ma il numero uno  esce sulle sue gambe (non rientrerà più ed uscirà dal palazzetto con le stampelle… Ancora incerti i tempi e l’entità dell’infortunio)
I Blazers acquisiscono tutti i favori dei pronostici.
Chicago lotta, reagisce, riesce anche a mettere il muso avanti, ma quando Batum, Aldridge e Matthews mettono la quinta, per i Bulls non c’è più niente da fare.
MVP: Matthews 28p e grandi soluzioni per un giocatore undrafted.

portland-chi

MEMPHIS-SAN ANTONIO 86-102

Ennesima vittoria per San Antonio,  prima insieme a Indiana nella NBA.
Come nella partita appena descritta anche qui abbiamo una brutta notizia, Marc Gasol difensive player of the year nel 2012-2013 dopo pochi minuti accusa un problema al ginocchio sinistro ed è costretto ad uscire, anche questa volta il giocatore riesce ad uscire con le proprie gambe e forse l’entità dell’infortunio appare meno grave rispetto a Rose.
La perdita di un giocatore chiave come Gasol costringe Memphis ad una prova di carattere che regge fino all’ultimo quarto, quando la circolazione di palla e la selezione dei tiri per gli Spurs raggiunge la perfezione…
MVP: come al solito Tony Parker guida l’organizzazione di gioco del team di Gregg Popovich e si vede.

SAS

LA LAKERS-WARRIORS 102-95

Kobe Bryant è tornato ad allenarsi con i compagni questa settimana, ma si è anche dovuto fermare per un lieve risentimento.
Nel mentre, i suoi compagni lacustri, privati anche di Steve Nash che promete di non ritirarsi per colpa dell’infiammazione alla schiena da cui è stato colpito, conquistano la seconda vittoria nelle ultime tre gare superando i Warriors privi anche loro del loro fenomeno Steph Curry.
Pau Gasol è  il migliore, con 24 punti e 10 rimbalzi.
Tanto per cambiare diamo notizia dell’ennesimo infortunato della notte Iguodala che ha sentito tirare il femorale della gamba sinistra.

LAL
Cleveland Cavaliers – New Orleans Pellicans 100-104

Cavs e Pellicans, due squadre che guardando il futuro potrebbero diventare due forze assolute della NBA.
Entrambe i roster al completo, entrambe i team non ancora in formissima e con risultati, soprattutto in Ohio, piuttosto deludenti rispetto alle attese.
Davis vs Thompson, Irving vs Holiday e Waiters vs Evans, questi erano i duelli più interessanti nella partita.
Cleveland tiene sempre la testa della gara, ma si viaggia sul filo del rasoio.
New Orleans trascinata da un Evans, finalmente in grande spolvero, raggiunge la parità a 5 minuti dal termine, qui si scatenano Gordon e Anderson che con tiri pesanti permettono ai Pellicans di vincere e di raggiungere il 50% di vittorie.

CAVS

Phoenix Suns – Charlotte Bobcats             98-91
MVP:  Frye 20p e buone giocate su entrambe i lati del campo.

Milwaukee Bucks -Philadelphia 76ers  107-115

MVP: Hawes 25p 10 r e tripla allo scadere dei tempi regolamentari.

Washington Wizards – Toronto Raptors 88-96
MVP: Amir Johnson che mette a referto 14p, ma soprattutto fa registrare +22 di plus minus
Nota di merito per Wall 37p.

Indiana Pacers – Boston Celtics                  97-82
MVP: Stephenson che fa registrare una tripla doppia 10-11-10 e una serie di giocate di grinta e forza fisica 

Atlanta Hawks – Detroit Pistons                96-89

MVP: Jeff Teague, grande avvio di stagione per il play-maker di Budenholzer che segna 18 e distribuisce 9a

Utah Jazz -Dallas Mavericks                      93-103
MVP: Monta Ellis, nel sistema di Carlisle si esalta: 26p-6a

Broolkun Nets – Minnesota Timberwolves 81-111
MVP: Kevin Love, 17p e 16r con un buzzer beater tra primo e secondo quarto

La top Ten:

 

Stefano Muratorio

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