NBA Recap 28/10/2014: Davis apre col botto, San Antonio vince all’ultimo respiro

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Solo 3 partite nella notte NBA ma molte cose da raccontare.

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Dallas Mavericks @ San Antonio Spurs    100-101

Nella serata della consegna degli anelli, a San Antonio arriva la squadra che più ha messo in difficoltà gli Spurs nella scorsa postseason, ovvero i rinnovati Dallas Mavericks: i neroargento si presentano al tip-off senza Leonard e Splitter, così Bonner e Belinelli (che chiuderà con 15 punti, 5/8 al tiro ed un ottimo +13 di plus-minus) partono tra i primi 5, mentre dall’altra parte i 3 nuovi arrivati Nelson, Parsons e Chandler sono tutti in campo alla palla a due. Dallas mostra da subito di essere un’ottima squadra assemblata molto bene in estate da Mark Cuban ed allenata ancora meglio da coach Carlisle e, nonostante le difficoltà al tiro di Parsons (2/10 dal campo per 5 punti totali), si trovano avanti di 8 lunghezze all’intervallo; al rientro in campo, però, San Antonio ci mostra ancora una volta il perchè siano i campioni in carica: si vedono sprazzi della motion offense che li ha portati al successo, extra pass a non finire ed in un attimo Parker (23 con 4/4 da 3), Ginobili (20+6ast), Duncan (14+13) e compagni si trovano a condurre la gara. Nel quarto periodo Nowitzki (18+6), Harris (17+5ast) e Ellis (26+4+6) ricuciono le distanze e si arriva ad un finale con le due squadre a contatto: la quarta tripla di serata di Tony Parker per il +1 Spurs a 1:07 dalla fine sembra il preludio ad un finale emozionante ma sarà l’ultimo e decisivo canestro della serata dato che Ellis e Ginobili gestiscono male due possessi e Parsons fallisce il tiro da 3 per la vittoria.

Orlando Magic @ New Orleans Pelicans    84-101

elfrid-payton-anthony-davis-nba-orlando-magic-new-orleans-pelicans-850x560Potremmo aver assistito alla nascita di una superstar: come dicono dall’altra parte dell’oceano “Anthony Davis takes the NBA by storm” e si abbatte sui poveri Orlando Magic senza che nemmeno l’ottimo Nikola Vucevic possa far qualcosa per contrastare il monociglio. La partita dura solo un quarto e mezzo dato che la coppia di lunghi difensivamente più inattaccabile della Lega non fa vedere il canestro nemmeno per sbaglio all’attacco ospite: Omer Asik, arrivato in estate per affiancare Davis nel pitturato, chiude con 14 punti, 17 rimbalzi e 5 stoppate mentre il prodotto di Kentucky autografa 26 punti, 17 rimbalzi e NOVE stoppate; i Magic cercano in qualche modo di contrastare la superiorità fisica del duo di lunghi avversari affidandosi a Tobias Harris (25+8) e Vucevic (15+23) ma è tutto vano, anche perchè quando Ryan Anderson scalda la mano dalla distanza nel terzo quarto (22+9 con 3 bombe), i Pelicans scappano definitivamente.

Houston Rockets @ Los Angeles Lakers     108-90

La sfortuna di questi Los Angeles Lakers sembra non finire mai: con 6:46 sul cronometro del quarto periodo, Julius Randle, 7a scelta assoluta del Draft 2014, tenta una penetrazione sulla destra e, mentre scarica in volo per Sacre, atterra malamente sul piede sinistro, procurandosi un’infortunio che in NBA definiscono “broken leg“, tradotto letteralmente “gamba rotta”. La partita in sè è poco appassionante, dato che i Rockets si dimostrano ampiamente superiori già nel primo tempo (terminato 62-45 per i texani) con Harden (32+6ast) e Ariza (16 con 5/8 da 3) a colpire ripetutamente dalla distanza e con Howard (13+11) e Jones (16+13) a fare ciò che vogliono nel pitturato. Le uniche due consolazioni per i gialloviola sono il ritorno di Kobe Bryant a livelli accettabili (19 in 29′ con 6/17 al tiro) ed il buon debutto di Carlos Boozer (17+7 in 27′ di impiego), tutto il resto è buio.

 

Ecco di seguito la top 10 della notte con un solo ciglio al comando:

Francesco Manelli

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