NBA recap 31/10/2014: Cleveland all’OT si aggiudica la prima battaglia, Bulls battuti.

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La notte NBA ci ha regalato 6 gare tutt’altro che scontate, analizziamole insieme.

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I 36 punti, 8 rimbalzi e 4 assist di LeBron, guidano i Cavs alla vittoria sui Bulls.

Cleveland Cavaliers @ Chicago Bulls 114-108

Allo United Center di Chicago andava in scena il primo round di quella che sarà una lunga guerra per il dominio della eastern conference. La sfida sin dalle prime battute sembra delinearsi sui binari di una lotta a distanza tra le 2 stelle delle franchigie, ai 9 punti di Derrick Rose del primo quarto (diventeranno 20 alla fine), James ne scrive sul referto 11, consentendo ai Cavs di andare al primo riposo in vantaggio per 28-27.
Nel secondo quarto Cleveland cerca di prendere il controllo della partita e alzando il ritmo riesce a trovare il parziale che porta la franchigia dell’Ohio sul +10. Chicago è colta impreparata, complice anche la preoccupazione dei Bulls per un infortunio di Rose alla caviglia, il playmaker decide però di stringere i denti e stoicamente rimane in campo permettendo così ai suoi di tornare sul -6.
Nella fase centrale del match i Cavs riescono ad allungare di nuovo tornando sul +9, ma i Bulls non ci stanno e nonostante Rose debba abbandonare definitivamente il terreno di gioco, Chicago, trovando con Hinrich punti importantissimi, riesce prima a rientrare e ad un minuto dalla fine andare sul +5.
La risposta Cavs è affidata al trio James-Irving-Love: i primi due in un amen annullano il vantaggio di Chicago, il terzo invece ha tra le mani il tiro della vittoria, ma la sua tripla va lunga: si va all’OT sul 98 pari.
L’over time è tutto a tinte “wine and gold“, James ne mette 8 e, toccando quota 36 punti, riesce così a dare lo strappo necessario per prendere il controllo della gara. Ci penseranno poi i tiri liberi di Irving a dare a Cleveland la definitiva tranquillità. I Cavs battono i Bulls 114-108.

San Antonio Spurs @ Phoenix Suns 89-94

I campioni in carica dopo la vittoria all’esordio contro i Mavs, volavano nel deserto dell’Arizona per sfidare i Suns. San Antonio per l’occasione ritrovava, dopo lo stop per infortunio, l’MVP delle scorse finali: Kawhi Leonard. Sono proprio gli Spurs a partire forte e grazie ad un parziale di 15-2 nella fase centrale del primo quarto riescono sin da subito a prendere in mano le redini del match chiudendo la prima frazione sul 24-11.
Phoenix però non ci sta e nella fase centrale della partita, grazie alla doppia doppia di Markieff Morris da 20 punti e 11 rimbalzi e ai 23 punti di Thomas uscendo dalla panchina, riesce a diminuire in maniera sostanziale il divario, affacciandosi all’ultimo quarto con solo 4 lunghezze da recuperare.
Duncan e Parker provano ad arginare il ritorno di Phoenix con i loro 35 punti totali, ma con 3.34 ancora da giocare Thomas sigla il jumper del sorpasso per 87-88. I Suns riescono a spingersi fino al +5, ma Ginobili con 2 tiri liberi riporta il divario tra le due squadre ad un solo possesso di svantaggio. Con 6 secondi sul cronometro gli Spurs avrebbero anche la palla per pareggiare i conti, ma un blackout mentale di Diaw, che fa scadere tutti i 5 secondi consenti per effettuare la rimessa, regala di fatto così la vittoria ai Suns che chiudono definitivamente i conti con 2 liberi di Bledsoe per 89-94.

Los Angeles Clippers @ Los Angeles Lakers 118-111

È un derby all’insegna dell’equilibrio quello andato in scena allo Staples Center di Los Angeles e che si è risolto solamente negli ultimi minuti di gara.
Sono i Clippers a partire molto forte e, guidati da un Blake Griffin da 39 punti e 7 rimbalzi, riescono a chiudere la prima frazione di gioco sul +9 per 31-22.
La fase centrale del match però è tutta a tinte gialloviola: i Lakers, guidati dai 23 punti e 5 rimbalzi di Hill, ma soprattutto dai 21 punti, 7 assist e 4 rimbalzi di un Kobe Bryant in forma scintillante, riescono ad andare al riposo lungo sotto solo di 6 lunghezze. È nel terzo quarto però che la rimonta Lakers si concretizza e grazie ad un parziale di 0-9 la squadra di coach Byron Scott prende in mano le redini del match terminando il terzo periodo sull’ 86-90.
Jamal Crawford non ci sta e, siglando nell’ultima frazione 14 dei suoi 22 punti totali, permette ai suoi di rientrare. La partita si decide negli ultimi 2 minuti, quando sulla perfetta parità per 109-109 il solito Crawford spinge i suoi sul +3 con una tripla. La risposta gialloviola è del “black mamba” che con un fadeaway riporta i suoi a -1. I due liberi di Griffin poi fanno tornare i Clippers di nuovo sul +3 per 114-111, il tiro del possibile pareggio Lakers è di nuovo affidato a Kobe, ma con 16 secondi ancora sul cronometro, la tripla del 24 va lunga e le speranze gialloviola di tornare in gara si spengono definitivamente dopo i 4 liberi messi a segno da J.J. Redick che fissano il risultato sul 118-111.

Nelle altre partite della notte, i 22 punti e 13 rimbalzi di Zach Randolph regalano la vittoria ai Grizzlies sui Pacers (Copeland: 16 punti e 6 rimbalzi) per 97-89; La sfida tra i Bucks e i 76ers (Noel: 14 punti e 10 rimbalzi) è risolta dai 25 punti e 5 assist di O.J. Mayo che porta Milwaukee alla vittoria per 81-93; Una straordinaria prova di Rudy Gay, che mette a referto 40 punti e 8 rimbalzi, permette ai Sacramento Kings di vincere per 94-103 contro i Portland Trail Blazers (Lillard: 20 punti, 7 assist e 5 rimbalzi).

Gabriele Galbiati

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