NBA Recap 30/12/2014: Bryant doma i Nuggets, Evans i Suns e i Blazers la spuntano all’OT sui Raptors

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Molte le partite nella nottata NBA, andiamo ad analizzarle insieme:

Kobe Bryant, unico "superstite" del draft '96.

Los Angeles Lakers @ Denver Nuggets 111-103

Tra le alture del Colorado, i Denver Nuggets attendevano i Los Angeles Lakers in quella che, sulla carta, poteva sembrare una impegno semplice per i padroni di casa. A dispetto di tutto sono però gli ospiti a partire subito molto bene, grazie ad un Kobe Bryant in serata e che nel solo primo quarto mette a referto 8 punti, 4 assist e 4 rimbalzi (il black mamba chiuderà alla fine in tripla doppia con 23 punti, 11 assist e 11 rimbalzi). Guidati dal loro capitano i Lakers vanno anche sul +12 nel primo quarto, prima che i Nuggets accorcino le distanze e chiudano la prima frazione sul 29-33. Ad inizio primo quarto Denver va sul -2 con il piazzato di Afflalo, ma è un fuoco di paglia, perchè i gialloviola allungano nuovamente grazie a Boozer e Wesley Johnson chiudendo così la prima metà di gara sul 46-62. Nel secondo tempo le cose non cambiano e i Lakers toccano il massimo vantaggio della gara grazie al layup di Boozer che mette 23 lunghezze di distanza tra le due squadre. Denver tocca quindi il fondo, ma da li inizia la lenta risalita che nell’ultimo quarto porta i padroni di casa fino al -5, ma ancora una volta è Bryant che dalla lunetta respinge il tentativo di rimonta Nuggets, permettendo così ai suoi di amministrare il vantaggio nel finale e vincere per 111-103.

Toronto Raptors @ Portland Trail Blazers 97-105 (OT)

Al Moda Center di Portland si sfidavano le due squadre più calde del momento: i padroni di casa Blazers e i Toronto Raptors. Entrambe le franchigie arrivavano alla gara forti delle 8 vittorie nelle ultime 9 partite giocate e non avevano intenzione di “sporcare” il loro record. Sono i Raptors a partire subito forti, sfruttando l’imprecisione iniziale dei padroni di casa dall’arco dei tre punti ( 2/16 da tre nei primi due quarti per i Blazers) e spinti dal solito Kyle Lowry, gli ospiti chiudono il primo tempo sul +7 per 45-38. Nel secondo tempo sembra che le cose non cambino e grazie al jumper di Ross, Toronto tocca il massimo vantaggio della gara andando sul +13. Sul massimo vantaggio ospite però Portland si sblocca dall’arco e inizia la sua rimonta che si corona col pareggio a 3.19 dal termine con il libero di Aldridge che impatta la gara sull’83 pari. Con 1.36 da giocare Aldridge segna il +2, Toronto non riesce a trovare la via del canestro e a 22″ dal termine Portland prende un rimbalzo difensivo apparentemente decisivo che sembra poter mandare i titoli di coda alla gara, ma una cattiva gestione del possesso offensivo permette ai Raptors di avere una chance di mandare la gara all’OT. Toronto non spreca l’opportunità e grazie al gioco in post basso di Amir Johnson impatta i conti sull’87 pari ma lasciando una goloso ultimo possesso ai Blazers. Con 4″ da giocare la palla arriva al “go tu guy” della squadra: Damian Lillard che si butta subito nell’area Raptors, ma il suo finger roll finisce corto e la gara va all’OT. Nell’extra time Portland chiude subito i conti e con tre triple in rapida successione di Lillard, Matthews e Batum si porta sul +6. Toronto non riesce più a reagire e i Blazers vincono 97-105.

Phoenix Suns @ New Orleans Pelicans 106-110

A far visita ai New Orleans Pelicans, arrivavano i Phoenix Suns, in una striscia aperta di 6 vittorie consecutive. La partita parte molto piano e le due squadre dopo quasi 3 minuti non hanno ancora battezzato la retina. Nonostante sia Phoenix con Dragic a segnare i primi punti della gara, sono i Pelicans a cercare di scappar via e, grazie ad Evans e Davis, i padroni di casa toccano il +14, prima che i Suns accorcino le distanze, chiudendo il primo quarto sul 25-31. Nella seconda frazione i Suns ritornano sotto e impattano la gara grazie alla tripla di Marcus Morris che pareggia i conti sul 44-44. Il primo tempo quindi si chiude con le due squadre a contatto per 53-55. Nella ripresa entrambe le squadre cercano di scappar via, prima è New Orleans ad andare sul +7, poi sono i Suns a rientrare e ad allungare sul +4 e poi sono ancora i Pelicans a mettere la testa avanti chiudendo il quarto sul 79-81. Nell’ultima frazione della gara, se da una parte è Bledsoe a tenere in vita Phoenix, segnando 11 dei suoi 21 punti, dall’altra parte è Evans l’anima dei Pelicans. L’ex Sacramento regge da solo l’attacco di New Orleans negli ultimi due minuti segnando 8 punti e permettendo così ai suoi di portare a casa la vittoria per 106-110.

Nelle altre partite della notte non bastano i 35 punti e 9 assist di Irving ai Cavs che, privi di LeBron, cadono ad Atlanta (Jeff Teague: 23+11 rimbalzi) per 101-109; i 34 punti di Meeks guidano Detroit al successo contro Orlando (Harris: 15+8 rimbalzi) per 109-86; Brook Lopez (29 punti) e Joe Johnson (20+11 rimbalzi) permettono ai Nets di piegare i Bulls (Dunleavy: 23+5 rimbalzi) 96-82; i 18 punti di Belinelli non bastano agli Spurs, Mike Conley ne mette 30+6 assist e 7 rimbalzi e Memphis batte San Antonio 87-95; Degli orribili Wizards (Wall: 11+8 assist) vengono distrutti dai Mavs (Monta Ellis: 20 punti) 87-114; Uno Shabbazz Muhammad in formato maxi (30 punti e 7 rimbalzi) non basta ai Wolves per domare i Jazz (Burke: 26 punti e 6 assist): vince Utah 94-100; ordinaria amministrazione per Golden State che, mandando ben 7 giocatori in doppia cifra, batte in scioltezza il fanalino di coda Philadephia (Sims: 19+7 rimbalzi) per 86-126.

 

Gabriele Galbiati

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