NBA Recap 31/12/2014: Duncan batte Davis, Durant ne mette 44 contro i Suns

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New Orleans Pelicans – San Antonio Spurs 93-95

Duncan batte Davis nello scontro tra New Orleans e San Antonio.
Duncan batte Davis nello scontro tra New Orleans e San Antonio.

Pelicans vs. Spurs significa prevalentemente Davis vs. Duncan; il nuovo che avanza contro l’eterna presenza. La partita è infatti caratterizzata dai due lunghi, veri e propri fari per le rispettive franchigie: un Davis da 21 punti porta i Pelicans in vantaggio a pochissimi secondi dalla fine. Dall’altra parte, poi, è Tim Duncan (16p e 10r) a appoggiare nel canestro la rimessa folle di Diaw per mandare l’incontro all’Overtime. Alla fine dei tempi supplementari Davis tenta di emulare il suo maestro correggendo la rimessa e pareggiando la partita, ma la sua conclusione non va in porto e San Antonio vince la partita.

Phoenix Suns – Oklahoma City Thunder 134-137

Kevin Durant, MVP indiuscusso del match.
Kevin Durant, MVP indiuscusso del match.

Molto emozionante la partita tra Suns e Thunder, caratterizzata, come da copione quando giocano queste due squadre, da ritmi offensivi altissimi. Come al solito, OKC si affida a Westbrook e Durant, ma il numero zero è molto nervoso e gestisce male il rapporto con la terna arbitrale, finendo anzitempo negli spogliatoi. In questo modo Scott Brooks perde uno dei suoi terminali offensivi più prolifici – 20 punti in 17 minuti per Westbrook – e tocca a Durant caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco. Non che per l’MVP sia un compito così difficile: 44 punti a referto per l’MVP della scorsa stagione. Nonostante l’assurda performance di Durant, la partita va ai supplementari, dove, però, alla fine, la spunta comunque Oklahoma City.

Miami Heat – Indiana Pacers 95-106

Partita dal sapore amarognolo quella giocatasi a Indianapolis tra Pacers e Heat; le due squadre, abituate a stare nell’élite della Eastern Conference negli ultimi anni, hanno perso le proprie star per un motivo o nell’altro e risultano ora molto ridimensionate. Miami si aggrappa al proprio starting-five e al buon contributo dalla panchina del grande Ex, Danny Granger. Indiana risponde con i 45 punti della coppia George Hill-CJ Miles, che si rivela decisiva anche nei minuti finali, nei quali Indiana allunga definitivamente su Miami e va a vincere una partita nostalgica.

Nelle altre partite della notte, Boston vince in casa per 84-106 contro Sacramento; sugli scudi un Sullinger da 20 punti e 11 rimbalzi, mentre per la franchigia della California deludono tutti i giocatori, che tirano con percentuali bassissime. I Clippers passeggiano 99-78 sulle macerie di New York, alla nona sconfitta consecutiva. Per i Knicks il dato impressionante è come il solo Anthony vada in doppia cifra, mentre tutti i compagni di squadra rendono ben al di sotto delle aspettative. Spiraglio di luce in fondo al tunnel invece per il nostro Andrea Bargnani, per lui 9 punti e 4 rimbalzi in poco meno di 20 minuti nel suo debutto stagionale.
Houston vince facile per 83-102 su Charlotte, priva di Big Al Jefferson e Born Ready Stephenson. I Rockets si lasciano guidare da un ispiratissimo James Harden (36p, 7r, 6a), che nella notte batte anche il suo record personale di triple a bersaglio in una partita (8/11 da tre punti per lui). Ancora senza Love e LeBron, ancora sconfitti i Cleveland Cavaliers. Questa volta la L arriva contro Milwaukee, capitanata dal sempre più costante Knight, autore di 26 punti che guida i suoi alla 17 W stagionale per 96-80. Per i Cavs 25 punti, 5 rimbalzi e 4 assist per un Irving poco convincente; il secondo marcatore della squadra, poi, è Dellavedova con 11 marcature.

Niccolò Armandola

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