Detroit Pistons – Boston Celtics 77 – 87
Tornano alla vittoria i Pistons in casa dei Celtics tuttora alla ricerca della prima W di stagione. Grande partita del front-court bestiale della MoTown: 26 punti combinati fra Monroe e Drummond all’intervallo che portano DET avanti di 10 al break di metà gara. Fa il suo debutto anche Jennings dalla panchina dopo aver saltato le prime due gare. Boston però non demorde e nel terzo quarto piazza il parziale di 24-9 per il pareggio guidata da Jordan Crawford ed Olynyk . Detroit scappa ancora ma un altro parziale dei Celtici, di 10-2, rimette in discussione la gara fino al contropiede di Josh Smith che mette la parola fine alla contesa.
MVP : Andre Drummond chiude con 15 punti, 12 rimbalzi ed il 7/13 che, sommati alle statistiche finali Josh Smith e Monroe totalizzano 45 punti e 29 rimbalzi per Detroit.
Washington – Wizards – Miami Heat 93 – 103
Miami si riprende quantomeno il .500 nel record di inizio stagione battendo più agilmente di quanto possa dire il risultato i Washington Wizards. Dieci punti di distacco sul tabellone finale ma, di questi 103, Miami ne ha confezionati ben 61 al primo tempo quando conduceva di 13. Il vantaggio si è fatto ulteriormente più ampio nel terzo quarto. Miami ha tratto vantaggio dai turnovers dei Wizards, dalle triple sparate e dal movimento palla, oggi perfetto. LeBron e Bosh sugli scudi: il Re si diverte nel 1° quarto (14 punti) e chiude con 25, Bosh conferma l’ottimo momento di forma e chiude con 24 punti, 7 rimbalzi, 8/12 al tiro e grande efficienza in quanto a jumpshots e triple (2/3). Quest’anno i campioni in carica paiono voler concedere parecchie luci della ribalta all’ex-Raptors.
MVP : Chris Bosh che rispetto allo scorso anno ha migliorato il suo gioco offensivo già buono. Chiude ancora sopra i 20 punti.
Brooklyn Nets – Orlando Magic 86 – 107
Sconfitta a sorpresa di Brooklyn in casa di Orlando di ben 21 punti. Al debutto di Kidd in panchina dopo due giornate di squalifica i Nets portano Garnett al quinto posto nella classifica all-time per minuti giocati. Bella sfida quella che vede opposti Nikola Vucevic (5/6 nel 2° quarto) che chiuderà con l’ennesima doppia doppia (19-12) e B.Lopez che finirà con un ventello corredato da 6 rimbalzi e 5 stoppate. Orlando scava il vantaggio nel 3° periodo quando piazza lo sprint di 17-4. A cavallo fra 3° e 4° periodo si scatena l’Oladipo show: nello spazio temporale di 5 minuti, il rookie mette insieme 14 dei suoi 19 punti! E’ lui a sconfiggere i Nets. Victor chiude un’altra prestazione completa con il 19-6-4 (8/13) finale sporcato dai 7 turnovers (qui c’è da migliorare tanto), Vucevic (come detto) ne firma 19, Nicholson altri 17 e così la squadra bianco-blu si porta a casa la seconda vittoria consecutiva lasciando sotto lo .500 i Brooklnyn Nets.
MVP : Oladipo ridicolizza una difesa Nets tutto tranne che inadeguata in 5 minuti di FUOCO PURO! Rookie of the year senza nemmeno passare dal via?
Phoenix Suns – Oklahoma City Thunder 96 – 103
Nel giorno del clamoroso ritorno all’improvviso di Russell Westbrook, i Thunder – casualmente? – ritrovano la win in casa contro quei Phoenix Suns dalla mano calda in questi primi scampoli di stagione. Dopo una partenza sconcia (3 turnovers nel 1q), RW si riprende e torna quello che era prima: la tartaruga Ninja più veloce del mondo carbura. Penetrazioni, punti, schiacciate, assist a KD nel delirio generale. Tuttavia al primo tempo i Suns conducono di uno. Quando comincia il secondo tempo Dragic si fa male, lascia il campo e non ci ritornerà. Brutta notizia per questi Suns. La bella notizia viene dalla panchina dove Gerald Green mette a segno 21 punti (con 8 rimbalzi) in 33 minuti. Bledsoe, il Westbrook dei Suns, commette 8 turnovers dei 25 totali di squadra (principale motivo della sconfitta) nonostante una prova deliziosa da 26 punti, 7 rimbalzi e 14 assist. Nemmeno un Frye da 19 punti basta ai Suns, nemmeno una corsa da 13-2 (con relativo vantaggio di +8 a metà 3q) perché dall’altra parte c’è Durant. 10 punti nel quarto finale per il #35, 33 punti, 10 rimbalzi, 10/19 al tiro ed un compagno in più ritrovato. Finisce così 96 – 103.
MVP : Con buona pace di KD, premiamo Westbrook che – da buon pazzo qual é – torna velocissimamente in campo dopo l’infortunio occorso negli scorsi Playoffs e riporta alla vittoria i Thunder con le sue giocate.
Minnesota Timberwolves – New York Knicks 109 – 100
Piange anche l’altra compagine newyorkese, eccome se piange! Seconda sconfitta per i New York Knicks, stavolta per opera dei Minnesota T’Wolves ancora imbattuti. Primo quarto imbarazzante dei Knicks : 8 turnovers, sotto di 21 punti, Kevin Love (miglior marcatore NBA finora) che batte il banco ad ogni occasione! Primo tempo che é un obbrobrio. 13 punti di Kevin Martin arrivano nel terzo quarto (K-Mart finirà con 30). I Knicks però tornano prepotentemente in carreggiata in men che non si dica: Melo da 22 punti e 17 rimbalzi si fa sentire, Shumpert e Metta danno una mano, Felton anche e si torna a star sotto solamente di 2 (17-5 di parziale). Ma Kevin Love risponde ancora: sbeffeggia Melo, mette un jumper impossibile e – tornandosene in difesa – batte il cinque ad un curioso Spike Lee contento! Altro brutto scivolone per i Knicks che ora sono 1-2 ed hanno tante, tante gatte da pelare.
MVP : Kevin Love è indescrivibile. 34 punti (34!), 15 rimbalzi, 5 assist, 10/19 al tiro. Un leader incredibile. Si spera rimanga sano.
Atlanta Hawks – Los Angeles Lakers 103 – 105
Bella ma sudata vittoria dei Lakers in casa contro Atlanta per 103 – 105. In quintetto parte Xavier Henry (18 punti finali) che manda in panchina Nick Young (13 dalla bench). Dopo un primo tempo dominato e chiuso sul 49 – 62, i LAL si fanno rimontare tutto quanto da un Kyle Korver con i fiocchi: 22 punti con il 100% da fuori (6/6) ! Millsap la pareggia addirittura sul 103 pari quando mancano 35 secondi. Rimessa Lakers: palla a Gasol che cerca di sfondare in area ma atterra Millsap! Gioco fermo, gli arbitri valutano il replay e concedono due liberi allo spagnolo per blocking-foul del lungo ex-Jazz. Valutazione giustissima, Millsap era ancora in movimento. Doppio libero a segno per Pau. Si riparte nell’altra metà campo con 6 secondi a disposizione di Budenholzer e dei suoi Hawks: la palla non poteva che finire nelle mani di Korver, stavolta difeso per l’occasione da Gasol (intuizione ottima di D’Antoni). Tiro in movimento ma lo spagnolo piazza la stoppata che porta i Lakers in paradiso.
MVP : Pau Gasol è l’eroe dei Lakers in questo inizio di stagione senza Kobe. Altra ottima prestazione in posizione di centro: chiude con la doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi.
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