NBA Rookie Ladder: Towns ha messo la freccia, Okafor e Porzingins lottano per la seconda posizione

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Come ogni tifoso, come ogni appassionato di rookie, spesso ci domandiamo chissà che tipo di giocatore si nasconda dietro un timido ragazzo le cui statistiche sono spesso frutto del basso minutaggio, oggi così “just for passion” abbiamo proiettato le statistiche dei rookie NBA sui 36 minuti, quello che è apparso è uno scenario con diverse sfaccettature e dunque solo per una questione di praticità abbiamo diviso la nostra analisi in tre parti:

  • I lunghi sembrano essere i giocatori dal maggiore potenziale: effettivamente i dati dimostrano come Towns, Okafor, Porzingins ed anche Jokic abbiano il talento per diventare autentici protagonisti di questa lega: il primo potrebbe rivoluzionare il concetto di lungo, questo ragazzo mette la palla per terra, tira, gioca in post, passa, stoppa e va a rimbalzo come pochi (notare come rispetto a Anthony Davis, Towns abbia una maggiore propensione al post), il secondo ha un repertorio offensivo da far paura, anche se la consistenza delle cifre messe su non è così stabile come potrebbe sembrare a primo achito, il lettone è, invece, un’arma di distruzione di massa, patisce la fisicità, ma con la grinta e con i centimetri sta dimostrando di essere già pronto come nessuno si aspettava, infine Jokic si sta dimostrando un eccellente giocatore di pick & roll e pick & pop, qualità che in questa lega potrebbe essere vitale nei prossimi anni.
  • Il discorso su playmaker ed ali piccole è più generale, infatti dobbiamo annotare per prima cosa come i più giocatori più forti in NBA giochino in questi ruoli, dunque la competizione è salita a dismisura. Al momento tutti i rookie in queste posizione stanno patendo, ma, probabilmente, il fatto è dovuto alla mancanza di possibilità di emergere immediatamente, un pò per i contesti ed un pò appunto per la competitività in tali ruoli.
  • Infine concludiamo con le guardie tiratrici, alle quali è richiesta appunto maggiore specificità e meno versatilità. Nel ruolo ad oggi sono richieste capacità di letture difensive e buone percentuali al tiro; chiaro il discorso così è un pò troppo generale, ma il prototipo che tante squadre stanno cercando è un mini Klay Thompson, che, offensivamente, non abbia la necessità di tenere la palla in mano, ma che sappia cosa farne nelle occasioni, e che difensivamente possa accoppiarsi con quasi tutti.

Vi lasciamo con la tabella delle proiezioni sui 36′:
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Dati da NBA.com
Immagine da nydailynews.com

 

Stefano Muratorio

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