Dopo il primo estratto, pubblicato ieri da GQ, del libero “Unguarded” di Scottie Pippen, in uscita settimana prossima, ne è stato diffuso un altro dal New York Times. Il quotidiano ha intervistato Pippen per la pubblicazione del libro, toccando anche le accuse di razzismo a Phil Jackson di qualche mese fa.
Nel libro, in risposta a Michael Jordan che lo aveva chiamato “egoista” in The Last Dance per aver deciso di rimandare l’operazione al piede per creare problemi ai Chicago Bulls ed essere ceduto, Pippen scrive: “Volete sapere cosa sia davvero egoista? Egoista è ritirarsi proprio prima dell’inizio del training camp, quando la squadra non può più firmare free agent”. Ovviamente in questo passaggio Pippen si riferisce al primo ritiro di MJ, nel 1993. In quell’occasione Jordan giustificò la decisione con la morte del padre poco prima e la crescente pressione dei media su di lui. Per questo Pippen lo chiama “ipocrita e insensibile”.
Scottie Pippen non si limita a questo. Nel libro esterna ancora del rancore per come Jordan si comportava con lui e gli altri compagni: “Vedere nuovamente [in The Last Dance, ndr] come Michael trattava i suoi compagni mi ha fatto imbarazzare, esattamente quello che provavo al tempo”. In un altro passaggio, Pippen scrive addirittura: “Io e Michael non siamo amici e mai lo siamo stati”.
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