NCAA March Madness, Sweet 16: Michigan e Michigan State passano di misura, fuori Louisville e Iowa State

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Tennessee – Michigan 71-73

Più difficoltà del previsto per i Wolverines, che battono Tennessee soltanto nel finale dopo essere stati avanti di undici lunghezze all’intervallo. Michigan si costruisce un buon margine all’inizio della gara grazie alla prestazione sotto le plance di Jordan Morgan (15 punti e 7 rimbalzi) che limita il diretto avversario Jeronne Maymon a 2 punti e 4 falli. Le triple sono la chiave del match per i Wolverines, che ne segnano 11/20. Glenn Robinson III (13 punti) permette a Michigan di raggiungere il +13 all’inizio del secondo tempo, ma i Volunteers tornano in partita grazie a Jordan McRae, miglior marcatore dell’incontro con 24 punti a cui aggiunge 6 rimbalzi e 4 stoppate. Proprio McRae è autore di uno show nel finale: sul -8, prima accorcia e poi con un gioco da tre punti raggiunge il -5, nel finale Tennessee recupera una palla fondamentale ed è proprio lui a segnare il -1. Sulla rimessa, LeVert di Michigan pesta la linea di fondo e regala palla ai Volunteers: la palla va a Jarnell Stokes (11 punti) che prova a penetrare, ma Morgan è bravissimo a conquistarsi lo sfondamento su cui si spengono le speranze di Tennessee.

 

Connecticut – Iowa State 81-76

Gli Huskies avanzano alle Final Eight dopo un’importante vittoria su Iowa State, che sembrava quasi scontata nel primo tempo ma che poi si è rivelata più complicata. Al Madison Square Garden di New York, Connecticut riesce a costruirsi un buon vantaggio sfruttando il tiro da tre punti (9/19, 47% di squadra) con Iowa State incapace di reagire e sotto di dieci punti all’intervallo. Shabazz Napier fa ciò che vuole in campo, segna 19 punti con 5 rimbalzi e 5 assist, servendo l’alley-oop del +14 a DeAndre Daniels (27 punti e 10 rimbalzi) e segnando la tripla del +17. DeAndre Kane (16 punti, 8 rimbalzi e 9 assist) tiene i Cyclones in partita segnando a ripetizione, anche se il migliore della serata per Iowa State è senz’altro Dustin Hogue, che chiude con 34 punti (15/19 da campo) segnando qualsiasi cosa gli passi tra le mani. Naz Long segna la tripla del -4 con due minuti da giocare, ma Connecticut è brava a non rischiare e a chiudere i conti con la tripla dall’angolo di Niels Giffey (5 punti).

 

Kentucky – Louisville 74-69

Vittoria in rimonta per i Wildcats, che dopo aver eliminato la numero uno Wichita State fanno lo stesso con una delle favorite per la vittoria finale: i Louisville Cardinals campioni in carica. La partita di Kentucky si mette subito male dopo 7 minuti: Louisville scappa a +11 e sulla stessa azione Willie Cauley-Stein si infortuna alla caviglia, lasciando il parquet senza farvi ritorno. I Cardinls continuano a condurre in doppia cifra grazie alle giocate di Russ Smith (23 punti), che si esibisce anche in una grande schiacciata in traffico. Sul finale di primo tempo i Wildcats rientrano con i canestri di Julius Randle (15 punti e 12 rimbalzi) e Dakari Johnson (15 punti). Nel secondo tempo, Randle pareggia a quota 38, ma i Cardinals tornano anche a +6 con la schiacciata di Montrezl Harrell (15 punti e 8 rimbalzi), che poco più tardi commette in pochi istanti quarto e quinto fallo e lascia la partita. Kentucky torna sotto e raggiunge il vantaggio, con 39 secondi da giocare Aaron Harrison (15 punti) segna la tripla del +2, Randle commette fallo ma l’1/2 dalla lunetta e la tripla sbagliata da Smith consegnano le Final Eight ai Wildcats.

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Michigan State – Virginia 71-69

Gli Spartans conquistano le Final Eight eliminando la #1 Virginia in un finale thrilling: inizio favorevole a Michigan State, che si porta fino sul +10 con la schiacciata di Travis Trice (5 punti). I Cavaliers riescono a tornare subito in partita e a chiudere la prima metà di gara sotto soltanto di quattro (31-27). Nel secondo tempo il match continua punto-a-punto, la partita è molto godibile: Branden Dawson firma il -2 degli Spartans con un tap-in schiacciato, alla fine saranno 24 punti e 10 rimbalzi per lo Junior di Michigan State. Adreian Payne (16 punti) si scatena nel secondo tempo con un paio di schiacciate che portano i suoi a +3, Dawson completa un parziale di 7-0 e regala il +7. Justin Anderson pareggia a quota 51 con gli unici tre punti della propria partita, gli Spartans accelerano nuovamente, ma Joe Harris (17 punti) ancora da tre agguanta il -2 con 39 secondi da giocare. La partita sembra chiusa sul +4, ma Malcom Brogdon (17 punti) la riagguanta da dietro l’arco per il -1, rimangono solo 1.4 secondi da giocare, Gay Harris va in lunetta e sbaglia di proposito il secondo tiro libero, Virginia non ha timeout e dalla difesa non riesce nemmeno ad avvicinarsi al canestro.

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Francesco Manzi

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