Questa è Varese. La vera Varese. La Openjobmetis espugna il PalaBarbuto di Napoli con un netto 87-97, al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine. Sempre avanti nel punteggio, sempre lucida, sempre presente.
Una prestazione perfetta che arriva appena sei giorni dopo quella sirena che aveva gelato l’intero mondo della Pallacanestro Varese dopo la sconfitta contro Cremona, lasciando dietro di sé solo incertezze e dubbi. Quei dubbi non sono stati spazzati via, sia chiaro.
Stavolta, invece, la sirena finale ha il suono della riscossa.
La prestazione contro Napoli, disattenta e sprecona, dimostra che la squadra di coach Ioannis Kastritis è consapevole di quello che può dare realmente. Varese non vinceva in trasferta dal 5 gennaio, una matinée sassarese seguita da ben 11 risultati negativi consecutivi.
In Campania vince e convince nel momento più delicato della stagione. Hands segna 28 punti, Librizzi segue con 20 (4/6 da tre) accumulando un 20 di valutazione. Prova da Capitano.
La coppia delle guardie è la punta di diamante, ma attorno a loro si muove una squadra vera. Davide Alviti colpisce nei momenti che contano, mentre sotto le plance Akobundu-Ehiogu e Alex Tyus si fanno sentire, reggendo l’urto fisico dei lunghi di Napoli e dando consistenza a una difesa che finalmente torna a mordere.
Doveva essere una risposta, e risposta è stata. Una prova di forza mentale ancor prima che tecnica, figlia della voglia di reagire, di tornare a credere in un obiettivo, di ricompattarsi mentre sorpassa la GeVi Napoli in classifica e mentre aspetta i risulti di Scafati e Pistoia.
Nessun blackout, nessuna frenesia. Solo pallacanestro solida, concreta, efficace.
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