Quando nel 2010 LeBron James scelse Miami, una delle franchigie che più avevano tentato di firmarlo erano stati i New York Knicks. Il giocatore più popolare nel più grande mercato della NBA sarebbe stato sicuramente un colpo importantissimo a livello di marketing, ma in ogni caso da allora la Grande Mela ed il Re non sono più stati accostati. Fino a oggi: dopo la firma di David Fizdale come nuovo coach, i Knicks starebbero pensando ancora più in grande e vorrebbero tentare nuovamente l’assalto a LeBron in free agency.
Secondo il New York Post, i rumors nascerebbero dallo stretto rapporto tra James e Fizdale maturato ai tempi degli Heat, quando l’allenatore era assistente di Spoelstra. Per assicurarsi James in ogni caso i Knicks dovrebbero liberare spazio salariale, ed è questo il principale ostacolo perché l’affare si concretizzi. L’unico contratto pesante in scadenza in estate è quello di Enes Kanter, che comunque potrebbe sfruttare la Player Option e rimanere un’altra stagione nella Grande Mela per oltre 18 milioni a libro paga.
Dall’altra parte degli States invece la squadra che principalmente era stata accostata a LeBron in questi mesi, gli Houston Rockets, sembrerebbe avere i primi dubbi. Durante il podcast di Sport Illustrated, Open Floor, Lee Jenkins ha riportato che i texani non sarebbero sicuri di voler disfare una squadra che è appena arrivata prima ad Ovest e lotta per il titolo per firmare il Re: “Sanno cosa dovrebbero cedere per averlo. Sanno quante mosse dovrebbero fare. E sarebbero in grado di mantenere lo stesso livello di tiro? Lo stesso livello di difesa?”.
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