ZENIT ST PETERSBURG – OLYMPIACOS PIRAEUS 91-87
(24-27/21-16/21-15/25-29)
Si rialza al meglio lo Zenit dallo stop di Valencia. I russi riescono a battere anche l’Olympiacos e firmano così l’ennesima vittoria in questo 2020. Non è bastato il trio greco alla compagine del Pireo, a segno con 71 punti complessivi.
Partita combattuta già dai primi minuti di gioco, con entrambe le squadre pronte a dare uno scossone iniziale alla disputa. Il bel vantaggio guadagnato dai biancorossi con Milutinov e Vezenkhov viene presto azzerato da Ayon e soci, che riprendono sette punti piazzandosi sotto il possesso pieno (24-27). Il 10-0 di break targato Voronov-Iverson sorprende l’Olympiacos, che segna poco (e solo da Spanoulis) e subisce più del dovuto. Ma come minuti prima per lo Zenit, qui l’uomo della parità è Milutinov che impatta sul momentaneo 40 pari recuperando lo scarto. Il finale sorride comunque ai padroni di casa, che con due liberi mettono in fresco il risultato alla sirena (45-43).
Uno Spanoulis in formato 2013 prova a tenere testa all’offensiva russa, troppo imponente con il solito Voronov e Thomas; il vantaggio degli azzurri raggiunge presto le nove lunghezze. Nel momento di difficoltà esce bene Papanikolaou, scomparso dopo i primi minuti, autore di un finale di quarto encomiabile per l’impegno. Il solo Kostas però è insufficiente e a San Pietroburgo si respira aria molto buona (66-58). Per tentare l’incursione serve dare tutto ed è qui che si fa notare anche Printezis, da solo a rispondere all’ottimo capitan Voronov. Le distanze si accorciano piano, serve l’accelerata decisiva e allora lo Zenit si riarma mettendo altri 10 punti di distacco tra triple e canestri dalla media. La disputa sembra non finire mai, a un minuto dalla fine entrambe attaccano con forza. Il trio greco è l’ultimo a mollare ma lo sforzo non basta. Vince lo Zenit, per la quarta volta nelle ultime cinque (91-87).
ZENIT ST PETERSBURG: Voronov 21 – Ayon 15 – Thomas 10
OLYMPIACOS PIRAEUS: Spanoulis 31 – Printezis 20 – Papanikolaou 20
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