Al termine di Gara-6 scene da Bronx nel parcheggio del PalaBigi, con Pietro Aradori e alcuni tifosi milanesi protagonisti.
Il rapporto del “cane” Pietro Aradori con le tifoserie avversarie italiane non è mai stato dei migliori: se veste i tuoi colori lo ami, se è un avversario lo odi. Ma dopo Gara-6 delle finali scudetto, che ha incoronato l’Olimpia Milano campione d’Italia, è accaduto un episodio ingiustificabile nel parcheggio del palazzetto di Reggio Emilia.
Aradori, diretto a casa dopo la bruciante sconfitta, è stato avvicinato da un piccolo gruppo di “tifosi” milanesi. I sedicenti supporters di Milano hanno insultato il giocatore e soprattutto la sua fidanzata, Guendalina Canessa. Il numero 4 di Reggio Emilia non ci ha più visto: ha risposto per le rime agli insulti degli ultras, che si sono avvicinati minacciosamente. Il cappellino del giocatore è stato gettato per terra, ulteriore provocazione. Fortunatamente il peggio è stato evitato grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine, che hanno prontamente diviso i litiganti e permesso all’auto del giocatore di uscire indisturbata dal parcheggio.
Non ci sarebbe stato modo migliore per finire dei playoff in cui i cosiddetti “ultras” (di tutte le squadre e colori) hanno offerto il peggio di sé, rubando la scena, con i loro atteggiamenti primitivi e oggettivamente fuori luogo, ai risultati sportivi. I tifosi, quelli veri, ringraziano che questo omicidio della sportività sia finito e dicono arrivederci alla Serie A, nella speranza che il prossimo anno possano essere di nuovo il parquet e le palle di cuoio a fare notizia e non le panchine urticanti e le palle di carta.
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Scusa Niccolò, dato che scrivi “i cosiddetti “ultras” (di tutte le squadre e colori) hanno offerto il peggio di sé, rubando la scena, con i loro atteggiamenti primitivi e oggettivamente fuori luogo, ai risultati sportivi.”, potresti elencarmi di quali terribili comportamenti si sarebbero macchiati i supporter di Sassari e Cremona?
Probabilmente (diciamo pure forse…), mi sarò perso qualche puntata, dato che non mi pare di ricordare niente di così vergognoso.
Grazie per la immagino puntuale e tempestiva risposta, ciao.