Non solo Gallinari: gli italiani impegnati in NBA

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In Italia lo sport non è sinonimo solo di calcio. Il fascino del pallone è innegabile, ma non esiste solo quello nella testa dei tifosi dello Stivale. Un’altra disciplina alla quale gli italiani sono molto legati è la pallacanestro. Il movimento cestistico azzurro, infatti, ha una storia importante, fatta anche di riconoscimenti internazionali, come due europei vinti e tre medaglie d’oro ai Giochi del Mediterraneo. La Serie A nostrana, poi, è tra i campionati più seguiti d’Europa, anche se spesso la mente vola alla competizione più amata se si parla di Basket: l’NBA.

Il torneo americano è senz’altro l’università della pallacanestro, nella quale giocano da sempre i più forti cestisti di tutti i tempi. Dalle leggende di Michael Jordan e Kobe Bryant, scomparso precocemente in un incidente in elicottero nel gennaio 2020, all’attuale era di LeBron James. Ci sono, poi, franchigie di prestigio come Lakers e Chicago Bulls, nelle quali ogni giocatore di basket del mondo vorrebbe poter giocare una sola volta. Ma anche oltreoceano i colori italiani si sono fatti valere, specialmente negli ultimi anni, quando sono arrivati in NBA grandissimi giocatori made in Italy e che hanno fatto la storia del torneo a stelle e strisce. In epoca recente si possono menzionare Marco Bellinelli, che è da poco tornato in Serie A con la Virtus Bologna, dopo aver giocato per 13 anni in America e aver conquistato un anello con i San Antonio Spurs nel 2014, o Luigi Datome, protagonista per 3 stagioni tra Detroit Pistons e Boston Celtics.

Al momento, però, ci sono tre giocatori italiani che prenderanno parte all’edizione 2021 dell’NBA, di cui sembra essere favorita ancora una volta Lakers come emerge dalle quote sul basket. Su tutti c’è Danilo Gallinari. Il cestista di Sant’Angelo Lodigiano, infatti, è alla sua 14esima stagione nel campionato americano. Dopo aver militato nei New York Kincks, Denver Nuggets, nei Los Angeles Clippers e negli Oklahoma City Thunder, Gallinari ha deciso di legarsi con un contratto triennale agli Atlanta Hawks, sposando un progetto ambizioso che punta molto su un mix di giovani e veterani come l’italiano. Il Gallo, dunque, proverà a mettere a disposizione la propria esperienza per portare il più in alto possibile la sua nuova franchigia, nella quale è probabile che concluderà a scadenza di contratto la sua esperienza in America.

Pronto a dire la sua è anche un altro cestista italiano: Nicolò Melli. Il giocatore di Reggio Emilia è nel pieno della sua maturità sportiva, avendo compiuto da poco 30 anni, ed è alla sua seconda stagione con i New Orleans Pelicans. Nella prima annata in NBA, vissuta da Rookie, Melli ha avuto l’opportunità di farsi notare nonostante le sole 8 partite da titolare che gli ha concesso il suo coach, Alvin Gentry, segnando un record significativo alla partita d’esordio: 14 punti realizzati. Mai nessun giocatore italiano in NBA c’era riuscito prima. Quest’anno dovrà dimostrare di essere all’altezza di scucire un altro contratto nel campionato oltreoceano a suon di punti e prestazioni top. Infine, c’è un classe 2001 che lo scorso anno ha strappato un contratto con i Golden State Warriors durante i Draft 2020 come 48esima scelta: Niccolò Mannion. Il giovanissimo cestista di Siena, nonostante una stagione non facilissima con Arizona Wildcats, si è fatto notare da una delle franchigie migliori in termini di crescita dei nuovi talenti, strappando un preziosissimo two-way contract, che non gli garantisce la permanenza in NBA, ma gli darà la possibilità di giocare almeno 50 delle 72 partite in Regular Season con la sua squadra, oltre che militare in G-League con i Santa Cruz Warriors, in modo da dimostrare le proprie abilità in campo.

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