Arturas Gudaitis è oggi uno dei pilastri dell’Olimpia Milano di Simone Pianigiani. Il centro lituano gioca all’AX da ormai due stagioni, Gudaitis ha lavorato tanto ed è diventato uno dei lunghi più temuti di tutta l’Eurolega, oggi il n°7 in maglia Olimpia viaggia a 13 punti e 7 rimbalzi di media, tirando con il 66% da due e oltre l’80% dalla lunetta. Il giocatore della nazionale lituana si è raccontato ai microfoni di Vincenzo di Schiavi de “La Gazzetta dello Sport” nel giorno della delicata sfida al Barcellona.
Di seguito i passaggi principali dell’intervista:
Io giocatore importante? Assolutamente no, non sono una stella, quando vincerò una Eurolega da MVP forse mi potrò considerare tale. Oggi sono quello che sono grazie al duro lavoro fatto in palestra, grazie non solo al mio apporto ma anche grazie al club, ai giocatori, al sistema, agli allenatori, devo tanto a Milano. Senza i miei compagni non sarei niente. Gioco in post? Sto migliorando, devo ringraziare i miei coach, il lavoro che stiamo facendo al video sta dando grandi risultati.
E’ uno scontro diretto, il Barcellona è nella nostra stessa posizione, non sarà facile ma se vogliamo i playoff questa partita è da vincere. Loro sono forti, si sono ripresi dopo diversi anni andati male, l’hanno dimostrato a noi nel girone di andata.
I Cleveland Cavaliers detengono i diritti di Gudaitis, che però ha firmato un rinnovo con l’AX fino al 2021. Il centro di Milano precisa la sua posizione in vista del futuro:
Cleveland? Non voglio pensare all’NBA, tanti giocatori europei vanno oltreoceano ma poi non giocano mai, non voglio finire così. Ora ho solo Milano nella testa. Ho un sogno, quello di vedere la mia maglia ritirata, sogno di vederla proprio di fianco all’altro Arturo dell’Olimpia, Arthur Kenney.
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