Olympiacos da urlo al Pireo: è suo il derby contro Panathinaikos

Coppe Europee Eurolega

OLYMPIACOS PIRAEUS – PANATHINAIKOS OPAP ATHENS 79-65
(16-14/25-11/18-15/20-25)

Due piazze storiche, due tifoserie caldissime, una nazione mitica. Il derby greco è sempre storia a sé, ma con due coach a stelle e striscie (David Blatt e Rick Pitino) forse ha un sapore completamente diverso. A sorridere è l’Olympiacos tra i grandi rimpianti di un molle Panathinaikos.

I padroni di casa cercano subito di girare a proprio favore l’inerzia della gara posizionandosi dai primi minuti avanti grazie alla precisione di Milutinov. Il serbo trascina i suoi approfittando dell’andatura lenta degli avversari, ma è Printezis a mettere i punti del massimo vantaggio di 8. L’unico ad opporsi è Mitoglu, per vari minuti predicatore nel deserto; nonostante i pochi canestri complessivi è proprio suo quello che rimette solo un possesso le due compagini (16-14). Il buon lavoro dell’Olympiacos prosegue e da i suoi frutti proprio nel secondo periodo: i locali sfruttano vari break a loro favore per allungare con decisione; l’8-2 rimette due possessi sopra e, senza l’opposizione convinta dei ragazzi di coach Pitino, il vantaggio cresce nei minuti finali, con il +15 targato William-Goss, Strelnieks e Papanikolaou. Il lavoro di Pappas attutisce l’agonia, prima che ancora Milutinov chiuda il +16 (41-25).
Panathinaikos torna scossa dalla pausa lunga, poco curante della scalata da fare e ancor meno convinta. Il peso specifico dell’assenza-presenza di Calathes si fa sentire e senza un leader è facile per Strelnieks segnare il +20 Oly. Lasme cerca di prendere di peso i suoi ma il lettone va in striscia positiva e diventa imprendibile per i biancoverdi contrastarlo. In un quarto dai ritmi molto bassi e dalla stanchezza manifesta, i padroni di casa confermano solamente l’ottimo momento chiudendo nel migliore dei modi con il 3+1 di Spanoulis (59-40). Gli ospiti provano a recuperare qualche punto in previsione della differenza punti (all’andata finì +13 a loro favore) e la palla va costantemente nelle mani di Lekavicious, bravo a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Olympiacos si adagia forse più del consentito ma, forte del proprio vantaggio, gioca con il cronometro in una bolgia che spinge quasi da sesto uomo in campo. Ancora Milutinov è super a ristabilire il +18 e a rispondere agli avversari, ritrovati grazie alla ripresa mentale di Calathes; la gara prosegue sino all’ultimo, il numero 33 ateniese ha una stufa nelle mani ma il suo apporto non basta e anche il plusminus sorride ai biancorossi, che completano il cerchio con i canestri di San Nikola (79-65).

OLYMPIACOS PIRAEUS: Milutinov 18 – Strelnieks 18 – Papanikolaou 12

PANATHINAIKOS OPAP ATHENS: Calathes 13 – Lekavicious 10 – Thomas 8

Mario Puggioni
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