Pagelle Brescia-Avellino: Landry è magnifico e Luca Vitali è la mente di Brescia, Ragland e Randolph non bastano

GERMANI BASKET BRESCIA

Lee Moore: 6.5. Non è molto presente nei giochi della squadra ma fa quello per cui è stato ingaggiato: canestro. Infatti Moore chiude con 12 punti e un solo errore dal campo.

Jared Berggren: 4.5. Fesenko lo devasta, com’era prevedibile, sicuramente il peggiore della Leonessa.

Luca Vitali: 7.5. Ottima partita per il play azzurro che continua il suo ottimo momento di forma, anche se perde la testa a metà del terzo quarto, facendosi fischiare un tecnico per proteste (quarto fallo personale). Chiude con 14 punti – alcuni decisivi nel finale – e 5 assist.

Marcus Landry: 9. Monumentale partita dell’americano. Tira con più del 50% dal campo (26 punti totali) ed è il faro della Leonessa in questo mezzogiorno di fuoco. 38 di valutazione.

Christian Burns: 6. Fa tanto lavoro sporco, soprattutto in difesa su Fesenko e Leunen, ma in attacco tira male (2/9 da due) e non è molto incisivo. Certamente non una delle sue migliori prestazioni ma comunque il giocatore è forte.

Michele Vitali: 6.5. Il più piccolo della famiglia Vitali c’è sempre quando conta e anche oggi ha dato un contributo più che sufficiente in questa vittoria della Germani.

David Moss: 5.5. In difesa il solito mostro, ma si sa, però in attacco è un problema perché tira tanto e segna poco. Sta di fatto che nemmeno nei giorni peggiori, nessun allenatore farebbe a meno di lui.

Franko Bushati: 5+. 1/4 da tre – forse anche troppi tiri presi – ma comunque importante nelle rotazioni.

All. Andrea Diana: 7. Ormai è un allenatore affermato del nostro campionato e non più una piacevole sorpresa, come la stessa Leonessa. Chapeau per quello che sta facendo Diana a Brescia.

SCANDONE SIDIGAS AVELLINO

Andrea Zerini: 5. E’ costretto a giocare in una posizione non propriamente sua ma non sta confermando le belle cose fatte vedere a Brindisi.

Joe Ragland: 7.5. Solita ottima partita dell’ex Cantù e Milano, peccato per quell’1/5 da tre punti, anche se la bomba è arrivata in un momento importantissimo della contesa.

Marques Green: 4.5. Un fantasma. Gioca 19 minuti ma praticamente non si prende nessuna responsabilità, complice anche l’ingresso di David Logan.

Maarten Leunen: 5. Sottotono anche il match giocato dal lungo americano, che non riesce ad essere il solito playmaker aggiunto, causa il grande lavoro fatto su di lui da parte di Landry.

Levi Randolph: 8.5. Parte dalla panchina ma è il giocatore che mette maggiormente in crisi la difesa bresciana, insieme a Ragland. Randolph è pericoloso da tre, dalla media e anche in penetrazione, tant’è che lo stesso Moss ha fatto parecchia fatica a contenerlo.

Kyrylo Fesenko: 7.5. Domina, ma non brilla. Sembra un ossimoro però ben sintetizza la partita dell’ucraino: chiude con 16 punti e 11 rimbalzi, ma anche 5 falli, non contro un avversario all’altezza (Berggren).

Adonis Thomas: 4. Veniva da una buona partita giocata contro Sassari in Coppa Italia, ma oggi praticamente è risultato assente: 1/5 dal campo e -6 di valutazione, assolutamente il peggiore tra i suoi.

David Logan: 6-. Promosso con riserva l’ex Sassari: parte benissimo nel primo quarto ma si spegne con il passare dei minuti. Il problema è sicuramente il dover imparare meglio gli schemi di Sacripanti e in più dovrà integrarsi al meglio con i due play: Ragland e Green.

All. Stefano “Pino” Sacripanti: 5.5. Perdere a Brescia non è così inammissibile però Pino dovrà rinvigorire i suoi, se davvero ha intenzione di provare a vincere lo scudetto contro Milano; inoltre ci aspettavamo di più, soprattutto dopo l’eliminazione precoce dalla Coppa Italia.