Pagellone LBA, Fortitudo: un ritorno positivo e ora il sogno europeo

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LE ASPETTATIVE

La Fortitudo si presentava ai blocchi di partenza con l’etichetta della neopromossa che però in realtà aveva ben poco della debuttante visti gli importanti investimenti per portare in biancoblu giocatori come Henry Sims e Pietro Aradori attorno a quali è stata costruita una squadra sulla carta molto competitiva ed esperta anche se con un’età media un po’ avanzata. L’incognita era il fromboliere canadese Kassius Robertson che si è presentato sotto le Due Torri con l’etichetta, poi mostrata, dell’ottimo tiratore.

IL PERCORSO

La squadra ha sostanzialmente rispettato le aspettative facendo anzi forse un passo in più. Gli acuti con Milano e Venezia e il successo in Coppa Italia contro Brescia stati le gemme della stagione che hanno reso meno amaro il pesante ko nel sentitissimo derby e quello contro il fanalino di coda Pesaro (unico successo dei marchigiani). L’unico vero neo della stagione dei ragazzi di Martino è stato il rendimento lontano dal PalaDozza dove sono arrivate sconfitte senza appello come a Varese e Roma.

I CORRETTIVI

L’unico cambio in corsa effettuato dai biancoblu è stato l’innesto di Jerome Dyson, arrivato al posto dell’infortunato Robertson. Resterà però per sempre un grande “What if” perché l’ex Sassari non ha mai vestito la casacca fortitudina.

I MIGLIORI

Numeri alla mano ma non solo i migliori dello scacchiere biancoblu sono stati Pietro Aradori ed Henry Sims che si sono rivelati due certezze nei rispettivi ruoli trascinando di conseguenza i compagni. L’azzurro ha dimostrato di non aver patito il passaggio di sponda dalla Virtus mentre l’ex Roma si è fatto “perdonare” il mese saltato ad inizio stagione per il gesto di stizza in amichevole contro Pistoia costato una frattura alla mano.

I PEGGIORI

Ci si aspettava senza dubbio qualcosa di più da Stipcevic in termini di verve e leadership ma anche da Ed Daniel che dopo una buona partenza è calato mostrando cose migliori in abbinamento con Stephens che con Sims. Tornando a Stipcevic  è mancato anche il suo buon tiro da fuori che lo aveva reso famoso in Italia con più casacche.

LE SORPRESE

In una squadra esperta e dotata di molti giocatori che già conoscevano il massimo campionato, la sorpresa più grande è stata Fantinelli che esordiva in A a 26 anni. Un esordio più che positivo visto che il play faentino, a parte qualche raro passaggio a vuoto, ha saputo mostrare il suo ottimo playmaking facendo giocare la squadra con i giri giusti.

IL FUTURO

La conferma di Sims prima del ritorno negli USA è stata un fulmine a ciel sereno in senso positivo visto che il lungo USA sembrava destinato al palcoscenico europeo. Alla sua permanenza si aggiungono quelle pressoché certe di Aradori, Fantinelli, Mancinelli e Leunen che costituiranno forse assieme a Cinciarini (altra pedina molto preziosa dei biancoblu) lo zoccolo duro della Fortitudo che potrebbe anche riaffacciarsi verso l’Europa magari in Champions League.

Voto complessivo 7: La Fortitudo non può che meritarsi un voto estremamente positivo per essere sempre rimasta in zona playoff e aver conquistato l’accesso in Coppa Italia.

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