Se amate la NBA vi sentirete immensamente felici al pensiero di avere a disposizione ben cinque gare 7 in sole due notti, difficile chieder di meglio. I Playoff NBA 2014 hanno già da ora superato ampiamente i confini della spettacolarità e dell’imprevidibilità, e pensate che siamo solo all’inizio!
Innanzitutto partiamo dai dati, come sempre. Un paio di settimane fa ci siamo divertiti a pubblicare i nostri bracket e le nostre previsioni per questi playoff (CLICCA QUI), con immensa felicità vi comunichiamo che nessuno dei nostri 5 “esperti” ha fatto meno di 3 errori nelle previsioni del primo turno. Tutti noi abbiamo puntato sui Rockets ed abbiamo fallito miseramente, tutti eravamo più o meno d’accordo sul fatto che Spurs e Pacers sarebbero passati abbastanza facilmente, nessuno aveva previsto una gara-7 per Durant e compagni ed invece…
Probabilmente non è stata colpa nostra, è difficile fare delle previsioni su un primo turno di playoff che ha visto 21 vittorie su 36 conquistate da squadre in trasferta, avete capito bene, il 58% delle partite è stato vinto dalla squadra che ha giocato in trasferta. Nella storia della NBA solo il 33,8% delle partite di Playoff è stato perso da squadre che giocavano in casa (chiaramente negli ultimi anni la percentuale è cresciuta visto che giocare in trasferta è più agevole di questi tempi). Proprio per questo motivo non vogliamo fare delle previsioni sulle cinque gare-7 che decideranno le rispettive serie, ma ci limitiamo a provare ad individuare le “Keys of the game“, ossia le chiavi della partita, quelle situazioni, dati, tiri, difese che potrebbero incidere maggiormente sulla partita e quindi deviarla definitivamente verso una direzione.
ATLANTA HAWKS @ INDIANA PACERS 23.30
Inutile dire che se gli Indiana Pacers non avessero deciso di smettere di giocare non avremo mai avuto questa gara-7, e probabilmente neanche una gara-6. Difficile parlare di George e compagni oggi, una squadra sconnessa, ormai totalmente priva di Roy Hibbert con delle possibilità di vittoria finale ridottissime rispetto a quelle che avevano fino a metà febbraio. La NBA ha graziato George che sarà in campo, con lui vive e muore la squadra di Vogel.
– La produzione di Paul George. Per fortuna di Vogel, George è stato l’unico costante, senza di lui e senza le sue fondamentali giocate offensive i Pacers raggiungono a stento quota 70 punti. Se non si dovesse dichiarare presente, per i Pacers sarà difficilissimo raggiungere la vittoria.
– L’impatto dei lunghi di Indiana. Quello di Hibbert è mancato mancato, sempre. Ha dimostrato di saper essere un giocatore decisivo lo scorso, se riesce a dare una mano soprattutto in difesa, potrebbe mandare l’attacco degli Hawks in crisi. Per quanto riguarda West il discorso è diverso, lui serve soprattutto in attacco.
– La difesa su Paul Milsapp. Così come i Pacers, neanche gli Hawks brillano in attacco. Vogel potrebbe rinunciare in via definitiva a Hibbert per mettere Mahinmi su Milsapp che difeso dall’ex-Mavericks ha tirato solo 1/6 in gara 6.
MEMPHIS GRIZZLIES @ OKLAHOMA CITY THUNDER 2.00
Paul George è stato graziato, Zach Randolph no. Molto male, la lega rischia di compromettere GM 7 in quanto sono in dubbio anche Conley (a causa di un problema rimediato nell’ultimo match) e Allen che non ha partecipato allo shoot around a causa di una lieve emicrania. Detto ciò, se davvero Conley e Allen non dovessero scendere in campo, la partita potrebbe non iniziare neanche.
– Gli “altri” dei Thunder. Memphis ha fermato (per quanto possibile) KD e Westbrook, “gli altri” devono rispondere presente e non sempre sono stati in grado di farlo.
– La difesa su Durant. Allen manda in crisi anche Kevin Durant, ma se Allen non scenderà in campo? Eh, potrebbe segnare la definitiva sconfitta di Memphis.
– Marc Gasol. Memphis è riuscita ad arrivare fin qui grazie ai lunghi che hanno letteralmente sottomesso Ibaka e Perkins. Z-Bo mancherà e Gasol dovrà lavorare per due, difficile sostituire il suo compagno di reparto, ma è più che mai fondamentale riuscire a farlo.
GOLDEN STATE WARRIORS @ LOS ANGELES CLIPPERS 4.30
Da un punti di vista personale, la più incerta di tutte, non solo per quanto riguarda il risultato. Potrebbe esser decisa da chiunque e da qualsiasi mossa tattica, giocheranno un ruolo fondamentale i due allenatori e le loro scelte.
– Lotta sotto i tabelloni. I Clippers possono devastare i Warriors che spesso giocano con Green e 4 piccoli in area. In gara 5 Jordan ha dominato e i Clippers hanno vinto, in gara-6 lui e Griffin non hanno inciso più di tanto, e i Clippers hanno perso. Attenzione però a non affidarsi troppo ad altezze e ruoli, Griffin ha tirato 4/13 contro Green, 3/4 contro Lee in GM 6.
– CP3 VS Curry. Paul non è al massimo, ma è uno dei 4 che non vorrei mai aver di fronte in una gara-7. Chi sono gli altri 3? James, Durant e… Curry. Se una delle due PG riuscirà ad imporsi sull’avversario è inevitabile che la partita si dirigerà verso il vincente.
– Tiro da 3 punti. Tutte e due le squadre basano il loro attacco sul tiro da fuori e , in una serata con la pressione alle stelle, qualcuno potrà dare buca. Non sarà il caso di Jamal Crawford sicuramente, ma attenzione alle percentuali da oltre l’arco delle due squadre che fino ad ora sono state più che positive.
BROOKLYN NETS @ TORONTO RAPTORS DOMANI ORE 19.00
Quando in palio c’è una stagione intera e la pressione è alle stelle, avere Pierce, Garnett e Johnson dalla propria parte potrebbe aiutare. Al contrario i giovanissimi Raptors si trovano davanti per la prima volta una situazione del genere, sapranno gestirla?
– Esperienza. Come già detto, Pierce, KG e JJ hanno maggior esperienza dei vari Lowry, Ross, Valanciunas e questo potrebbe pesare, tanto.
– La sfida tra Lowry e Williams. Il playmaker dei Raptors ha 24 punti di media e il 47% al campo nelle gare vinte, 16 di media con il 35% scarso nelle sconfitte. D-Will ha 23 di media con il 45% dal campo nelle vittorie, meno di 13 punti col 37% nelle sconfitte. Dati che parlano chiaro, chi tra Williams e Lowry avrà la meglio segnerà un grande gol in favore della sua squadra.
DALLAS MAVERICKS @ SAN ANTONIO SPURS DOMANI ORE 21.30
I Mavericks sono rimasti incollati agli Spurs fino ad ora non permettendo a Pop e i suoi di giocare la loro pallacanestro, ma in gara-7 Pop, Duncan e “i vecchi” potrebbero comunque avere una marcia in più.
– E’ strano dirlo, ma per San Antonio sarà fondamentale scrollarsi di dosso i Mavericks e non esser punto a punto nei minuti/secondi finali, lo hanno pagato caro.
– Produzione della panchina. Vincere senza un grande apporto della panchina per i Dallas Mavericks è impensabile, servono i migliori Carter, Blair, Harris, Wright della serie. Agli Spurs potrebbero bastare i soliti Ginobili e Diaw.
– La difesa di Nowitzki. Tutto ruota intorno alla difesa del tedesco, pessima fino ad ora. Parker lo attacca ripetutamente, basta un minimo di aggressività in più del tedesco per risolvere buona parte dei problemi.