E’ pronto un nuovo arrivo in casa dei Boston Celtics: si tratta di Evan Turner, giocatore double-face…
Secondo fonti attendibili, l’esterno ex-Ohio State avrebbe trovato un accordo con i Boston Celtics. I dettagli di tale accordo non sono stati resi noti; l’indiscrezione data pochi minuti fa e annuncia solamente il raggiungimento dell’intesa tra squadra e giocatore e si vocifera di una mid-level exception. Questo sta a significare che il giocatore potrebbe prendere un massimo di 5.3 milioni annui, avendo la franchigia del Massachussets superato il limite salariale.
Per la maggior parte degli esperti NBA, Turner è ancora un oggetto misterioso: dopo delle prime stagioni anonime nei ’76ers da calvario, nella scorsa stagione è esplosa tutta l’abilità offensiva del ragazzo di Chicago, capace nell’ardua impresa di trascinare la Philadelphia dell’anno scorso – nata per tankare – ad alcune sconfitte non troppo pesanti, coronate da qualche sporadica vittoria. Turner ha mantenuto una media di 17.4 punti, 6.0 rimbalzi e 3.7 assist a partita, fino a quando la squadra della Pennsylvania non ha preso deciso che il n.12 era un talento troppo “scomodo” per permettere ai ’76ers di raggiungere il proprio obiettivo: la prima scelta al Draft.
Trasferitosi in Indiana, con la maglia della squadra allora favorita per il titolo, Turner ha cambiato faccia. Da rivelazione dell’autunno si è trasformato in un gregario poco affidabile, oltre che divenire l’imputato numero uno per aver causato l’implosione dello spogliatoio dei Pacers. Nella squadra diretta da Larry Bird i suoi numeri sono calati, ma in modo esageratamente proporzionale rispetto ai minuti di utilizzo. Dai 17.4 punti in 34.9 minuti di media, le prestazioni di Turner sono crollate alle misere cifre di 7.1 punti, 3.2 rimbalzi e 2.4 assist a partita, giocando circa 21 minuti ad incontro. Non ha aiutato, certamente, il mancato feeling con i compagni, ma il calo accusato dal giocatore rimane a dir poco drastico.
Resta da capire una cosa: chi hanno acquistato i Celtics? Il giovane di belle speranze in grado di trascinare una franchigia – seppur debole – oppure il comprimario nervoso e indisciplinato visto ad Indiana? Lui si vorrà senza dubbio rilanciare e rimettere in discussione, magari togliendosi anche la brutta nomea di sfascia-spogliatoi. Per parte loro, i C’s – e con loro tutti gli appassionati di basket – sperano di avere in rosa la prima faccia di Turner; ma le certezze non ci sono e solo il tempo ci dirà la verità…
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