Per Team USA nascono i “Pop Quiz” per testare la cultura generale dei giocatori americani

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Gregg Popovich, tra svariate rinunce, sta allenando un gruppo di 12 giocatori ai Mondiali per un totale di 6 settimane, escluso Derrick White, unico suo atleta anche ai San Antonio Spurs. Quel che in pochi sanno, e che è stato svelato da John Schuhmann su NBA.com, è che il coach di Team USA non sta insegnando ai giocatori americani solo come performare al meglio sul parquet per puntare a vincere l’oro mondiale, ma sta dando anche lezioni di cultura generale in allenamento.

Popovich avrebbe istituito anche in Nazionale i “Pop Quiz”, un gioco che mette in pratica molto spesso agli Spurs. Prima di alcuni meeting di squadra, il coach pone una domanda di cultura generale ad un membro del roster scelto casualmente, può essere un quesito di diverso genere: storia, geografia, scienze e altro. E’ stato ad esempio chiesto di identificare la Repubblica Ceca sulla mappa geografica, oppure la Cina. Ogni giocatore sorteggiato ha a disposizione un “aiuto da casa”, proprio come nel celebre format televisivo visto anche in Italia di “Chi vuol essere Milionario?”: in questo caso il ragazzo può chiedere aiuto ad un compagno da lui designato. Donovan Mitchell ha rivelato che un giocatore, di cui non ha fatto il nome, ha chiesto aiuto proprio per trovare la Cina, il terzo Paese più esteso al mondo, sulla mappa geografica. Brook Lopez a quanto pare è stato uno dei pochi a rispondere correttamente ad una domanda senza bisogno di aiuto: il centro dei Bucks ha correttamente ricordato il simbolo dell’argento sulla tavola periodica degli elementi (Ag), probabilmente frutto dei suoi studi a Stanford diversi anni fa. Secondo la maggior parte dei membri di Team USA, il più bravo a questo gioco sarebbe comunque Harrison Barnes.

Ma Popovich non si limita a porre domande, dà anche dei premi a chi risponde correttamente: una macchina. Una macchina giocattolo. Lopez l’ha vinta per la risposta sull’argento. “Penso avessimo tutti paura all’inizio. Abbiamo confuso uno o due Stati come squadra. Ma penso che in generale il livello di risposte sulle capitali, la chimica e la conoscenza di altri Paesi sia piuttosto alto” ha commentato Lopez. “Dal primo giorno in cui lo abbiamo fatto, penso che i ragazzi abbiano iniziato a prepararsi un po’ meglio” ha aggiunto Steve Kerr, assistente di Pop in Cina.

Foto: fiba.basketball

Francesco Manzi

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