Gli appassionati NBA più attenti avranno notato qualcosa di strano nel calendario della regular season finora.
Da diversi anni la distribuzione delle partite è abbastanza irregolare, con giornate piene di match e altre in cui se ne giocano molti meno. La tendenza in questa stagione è ancora più accentuata.
In particolare si nota che la NBA preferisce giocare lunedì, mercoledì e venerdì, serate in cui ci sono circa una decina di gare di media. Il sabato e la domenica ce ne sono all’incirca 7 mentre di norma 3 di martedì e 2 di giovedì. Le motivazioni alla base di tutto ciò sono dettate dagli ascolti televisivi.
In particolare il giovedì si gioca poco per non scontrarsi con il “Thursday Night Football” della NFL, un appuntamento fisso negli Stati Uniti che cattura l’interesse degli appassionati. Anche perché i match di NFL sono molti meno di quelli di basket e perciò le gare di football attraggono più interesse. Il martedì, invece, si gioca poco per la pressione di TNT, una delle emittenti che paga di più per i diritti tv, in cambio di alcune partite di cartello in esclusiva che spinge per trasmettere con pochissima concorrenza.
I get that the NBA is trying to avoid putting too many games on Thursdays against the NFL and that Tuesdays are somewhat TNT exclusive for now, but going from three games to 13 games to ONE game is doing too much.
— Keith Smith (@KeithSmithNBA) November 30, 2022
Il sabato e la domenica, invece, incidono la concorrenza di tanti altri eventi sportivi e la scelta di programmare alcune sfide in orari favorevoli ai mercati esteri.
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