Pesaro-Virtus Bologna, le pagelle: Markovic e Gamble trascinano la V, Delfino e Filloy tradiscono la VL

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CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO

DRELL 5: molto timido, non si prende responsabilità in una partita in cui ha le sue chance in 27′ di utilizzo. Poco reattivo anche in difesa

FILLOY 4,5: 1/8 dal campo con 0/7 dall’arco, fa tanta fatica dall’inizio alla fine. Nei minuti finali il quinto fallo su Teodosic allo scadere dei 24 secondi è la pietra tombale su una partita incolore

CAIN 7: dimostra la solita solidità da entrambi i lati del campo. Segna, lotta a rimbalzo contro i pari ruolo ed è anche il miglior assist man della squadra. A volte lasciato solo nell’area avversaria, chiude con 16 e 5 rimbalzi

ROBINSON 5: ci sono 7 rimbalzi che però non bastano per salvare una serata difficile. Mai pericoloso al tiro, non riesce mai ad entrare in partita o a mettere in ritmo i compagni

TAMBONE 7: si merita tutti i minuti in campo e forse anche di più. Fa il suo in maniera eccellente, mostrando la giusta faccia sin da subito. 13 punti, quando viene chiamato in causa risponde presente

FILIPOVITY 7,5: il migliore, dimostra talento e tenacia, un moto perpetuo. Chiude con 25 punti e tante buone cose in attacco. In difesa soffre la fisicità degli avversari ma in una serata così si può perdonare tutto. Ultimo ad arrendersi

ZANOTTI 5,5: sta poco in campo perché a differenza di altre volte fatica ad aprire l’area avversaria. Gamble lo mette in difficoltà

DELFINO 4: 21′ di nulla, sbaglia tanto, non vede mai il canestro e chiude con 0/8 dal campo. Forse la peggior gara di Delfino a Pesaro

All. REPESA 6: al rientro dopo la sosta forza legata al coronavirus, torna in panchina e ridà energia ad una squadra che nelle ultime settimane appariva spenta. Dopo un primo tempo difficile, al rientro Pesaro cambia volto, rimonta fino a mettere la testa avanti. È parte del merito va a coach Repesa

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

TESSITORI 6: 5 punti e 3 rimbalzi in 6′. Esce dalla partita dopo un antisportivo dubbio, poi non rientra più

BELINELLI 5,5: doppia cifra ma tira tanto e male. Si accontenta del tiro dalla lunga distanza quando a volte potrebbe attaccare il ferro, come gli chiede coach Djordjevic

PAJOLA 6,5: due giocate decisive nell’ultimo periodo che riportano l’inerzia in casa bianconera. Prima tanta legna dietro e gestione davanti

MARKOVIC 7: il più in palla dei suoi, dimostra carattere e leadership nel finale, con un recupero e una tripla che valgono la partita. 7 punti, 4 rimbalzi, 5 recuperi e 5 assist. Quando è in serate come queste è difficile da limitare

RICCI 5: si fa vedere a rimbalzo e con un assist dietro la testa per Hunter. Non basta però per salvare una serata grigia al tiro e in difesa

ADAMS 6,5: anche lui, come Tessitori, pochi minuti in campo ma importanti. 8 punti in 6 minuti, poi un fallo sul tiro dalla lunga distanza di Filipovity gli costa la panchina dalla quale non si alza più

HUNTER 5: qualche persa di troppo, non la sua serata. Sta rifiatando dopo due mesi ad altissimi ritmi

WEEMS 6: ha un attimo di sbandamento a inizio terzo quarto, con una serie di errori per lui non usuali. Nel finale però c’è, giocando da numero quattro.

TEODOSIC 6: a lungo dormiente distratto, a volte dannoso, con scelte sbagliate che costano alcune palle perse. Poi però rientra nel finale e la tripla che deve mettere va a segno, e dà il via al break decisivo. As usual

GAMBLE 7: fa a sportellate con Cain, le dà e le prende. Poi sale di tono alla distanza, soprattutto nell’ultimo quarto quando corre bene in campo  aperto e schiaccia per due volte riportando la partita sui binari della Virtus. Lotta nell’area avversaria e chiude 11 punti e 7 rimbalzi

ABASS 5,5: questa ha minuti anche nel secondo tempo ma non li sfrutta a dovere e fa fatica in attacco. Segna solo a cronometro fermo. Capisce che non è la sua serata e non forza più di tanto

All. DJORDJEVIC 6,5: una gara difficile da affrontare, all’alba di una settimana che porterà gara1 e gara2 dei quarti di finale di EuroCup contro Badalona e il derby. La sua Virtus gioca in maniera seria nei primi 20′, senza però riuscire ad azzannare la partita. Merito comunque per non aver deragliato dopo il vantaggio pesarese nei minuti finali, dimostrando il carattere della squadra di un certo livello

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