Qualche settimana fa era circolata la notizia che, la scorsa estate, Ja Morant fosse rimasto coinvolto in una rissa letteralmente a casa sua, mentre giocava a basket nel suo campetto. Secondo quanto emerso inizialmente, la star dei Memphis Grizzlies avrebbe colpito un ragazzino con un pugno. Ora però che sono circolati i verbali dello sceriffo di Shelby County, diffusi dal Washington Post, è emerso che Morant avrebbe colpito dei pugni per ben 12-13 volte con il malcapitato, un ragazzo di 17 anni.
La posizione di Ja Morant si aggrava ulteriormente quando si dice che, dopo il pestaggio, la point guard di Memphis sarebbe rientrata in casa, uscendone con una pistola infilata nei pantaloncini in segno di minaccia. Il giocatore avrebbe confessato alla polizia di aver colpito per primo, ma di aver agito per difesa personale dopo che il ragazzo gli aveva tirato una pallonata in testa.
Morant non è comunque andato a processo perché, secondo la polizia di Shelby County, non ci sarebbero state abbastanza prove a suo carico.
Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che Morant viene coinvolto in una brutta storia in cui si parla anche di armi. Nelle scorse settimane, lui e il suo entourage erano stati accusati da alcuni membri dello staff dei Pacers di averli minacciati proprio con una pistola, nel garage dell’arena dopo una partita. Anche in quel caso la NBA, che aveva aperto un’indagine, non ha trovato prove che ci fosse realmente un’arma.
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