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Petrucci replica a Ivan Zaytsev: “Non faccia paragoni con la pallavolo”

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Nei giorni scorsi uno studio del Politecnico di Torino, sviluppato insieme al CONI, ha fatto emergere un elenco degli sport classificati per pericolosità di contagio, valutando per ciascuna vari fattori di rischio, dalla possibilità del contatto tra gli atleti all’eventuale utilizzo di dispositivi di protezione. La graduatoria ha suscitato un certo scalpore tra gli addetti ai lavori della FIPAV:  è infatti la pallavolo, seguita da rugby e basket lo sport più a rischio secondo gli studi.

Una delle voci più squillanti è stata quella del pluricampione italiano Ivan Zaytsev, che sia sui social che di recente sul programma di LA7 Propaganda Live ha dato la propria opinione riguardo la ricerca svolta dall’ateneo sabaudo. Dopo una sincera ironia («scopro di giocare a uno degli sport più rischiosi al mondo») l’olimpionico ha storto il naso riguardo la posizione della pallavolo rispetto ad altri più in basso in classifica come la pallacanestro («abbiamo strutture e situazioni simili a quelle del basket, che tra l’altro è sport di contatto ma abbiamo una classe di rischio che è il doppio, per il contatto col pubblico o per gli spogliatoi, ad esempio. Senza contare, che si tratta di non giocare al chiuso, si può giocare all’aperto, come abbiamo già fatto al Foro Italico»).

Alla dichiarazione dell’olimpionico è seguita quella del presidente della federazione Gianni Petrucci all’Ansa. «Zaytsev non ha interpretato bene il significato dello studio, non faccio paragoni con la pallavolo che è sport che rispetto. E’ un argomento che approfondiremo perché io devo tutelare il basket italiano e certamente uscirà fuori che non è uno sport pericoloso, perché mi fido del Politecnico di Torino». Ha inoltre espresso solidarietà verso l’ateneo «è una prima bozza approfondiremo l’argomento e siamo certi che il risultato è diverso dall’interpretazione che è stata data».

Fonte: ANSA

Mario Puggioni
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