Phil Jackson non è stato tenerissimo, nel recente passato, nei confronti dei giocatori avuti lo scorso anno nella sciagurata stagione dei suoi New York Knicks. Tra questi, ovviamente, c’è il nostro Andrea Bargnani, nel frattempo passato ai Brooklyn Nets, altra franchigia della città, nell’ultima free agency. L’uomo che ha consegnato alla leggenda Jordan, O’Neal e Bryant è tornato ferocemente all’attacco dell’ex Benetton Treviso attraverso le pagine dell’ultimo capitolo del Book of Basketball di Charley Rosen, noto giornalista di ESPN. Ecco le parole di critica (e non solo) messe nero su bianco nei confronti della prima scelta del draft del 2006:
“Andrea è stata ed è tuttora una presa in giro. Infortunato, si rifiutava di fare delle piccolissime sedute senza contatto fisico. Sembrava un lavativo e ciò ha avuto delle influenze negative sul resto della squadra, anche i tifosi se la sono presa con lui alla fine. In campo faticava moltissimo, quindi, a mantenere alta l’intensità, non si affrettava a rientrare in difesa e difendeva malissimo sugli screen-rolls. Eppure nella Triple Post Offense lo considero eccezionale per la sua facilità nel crearsi spazio per il tiro. Ci abbiamo rinunciato, è e sarà ancora un rebus”
Ancora una volta Coach Zen ha dimostrato di non avere peli sulla lingua, anche se, dopotutto, queste sono le stesse motivazioni spesso usate dai detrattori di Bargnani: una grande capacità tecnica non sfruttata a dovere, poco impegno e scarsa attitudine alla difesa. Verrebbe da dire “nulla di nuovo”, ma l’Europeo sempre più alle porte e la prossima stagione a Brooklyn potrebbero togliere credito alle affermazioni di Jackson.
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