Brutte notizie piovono nel mondo della nostra pallacanestro: Simone Pianigiani, coach della Nazionale Italiana, è stato messo nel registro degli indagati, causa evasione fiscale, dalla Guardia di Finanza in merito all’ormai celebre operazione timeout. La stessa operazione che, lo scorso maggio, era venuta fuori in maniera dirompente con l’arresto dell’ex presidente della Montepaschi Siena Ferdinando Minucci e di alcuni suoi collaboratori.
La Guardia di Finanza riapre così una ferita che, forse troppo ingenuamente, era già stata considerata rimarginata con il sopracitato arresto di Minucci e il fallimento della società toscana, dominatrice incontrastata in Italia dal 2007 al 2013. Simone Pianigiani è stato il coach dei primi sei scudetti, prima di accasarsi alla Nazionale; sarebbe indagato per pagamenti in nero ricevuti in due stagioni, come tanti altri giocatori già noti da tempo. Il nome di Pianigiani è venuto però fuori solamente quest’oggi, dopo la perquisizione effettuata ieri dalla Finanza nella sua abitazione con sequestro di alcuni computer e di alcuni immobili a Roma. Coinvolto anche il giornalista Stefano Bisi, responsabile del Corriere di Siena, indagato per ricettazione.
La speranza è che ora, la figura dell’uomo che dovrebbe condurci agli Europei della prossima estate, possa uscire pulita e integerrima da questa vicenda. Ciò che è sicuro è che, in caso contrario, gravi ripercussioni ci potrebbero essere sul destino dell’Italbasket, anche in termini di credibilità, dopo la non perfetta gestione del caso Hackett di questa estate.
Nuove ombre si affacciano dunque, minacciose, sull’epopea senese nel nostro basket.
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