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Pietro Aradori saluta la Fortitudo con un pizzico di polemica: “Dopo 6 anni mi aspettavo almeno una telefonata”

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Pietro Aradori non sarà più un giocatore della Fortitudo Bologna, questo lo si sapeva da qualche giorno, da quando il club biancoblu ha annunciato ufficialmente la separazione dopo 6 anni insieme. Poco fa il giocatore, che compirà 37 anni a dicembre, ha salutato una piazza che ha rappresentato una parte importante della sua carriera, dove era arrivato dopo un biennio ai rivali della Virtus Bologna.

Aradori è diventato un simbolo della Fortitudo nonostante la retrocessione e nel 2024 ha conquistato anche il suo primo trofeo con la Effe: la Supercoppa LNP. Nel suo post di addio alla Fortitudo l’ex Cantù non ha nascosto un po’ di amarezza per come questa separazione sia avvenuta. Dopo aver caldamente salutato il pubblico bolognese infatti Aradori ha scritto: “Il mio sogno era chiudere qui la mia carriera. L’ho sempre detto. Ma non c’è mai stato un confronto perché la decisione, con tutta probabilità, era già stata presa da un po’. Dispiace, perché dopo sei anni mi sarei aspettato almeno una telefonata. Ma va bene così oramai i like valgono più delle parole quando i post si sostituiscono alle strette di mano”.

Per Aradori c’è l’opzione di rimanere in A2, dove nell’ultima stagione ha segnato 11.7 punti di media: su di lui c’è Forlì.

 

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Foto: Fortitudo Bologna

Francesco Manzi

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