FC Barcelona – Real Madrid 94 – 79
Una partita perfetta da parte del Barca mette le ali alla formazione di Xavi Pascual, a cui ora basta una vittoria per aggiudicarsi la Liga nell’enorme Palau Sant Jordi.
Prima del riassunto della partita, è doveroso lasciare dello spazio per qualche considerazione d’obbligo. La serata comincia con la premiazione alla carriera del re Juan Carlos Navarro, il giocatore con più presenze nei playoffs di Liga Endesa. È molto bello anche poter ammirare la sportività del palazzetto nell’applaudire Pablo Laso, allenatore del Real infortunatosi al menisco pochi giorni fa, che ha deciso di rinunciare al riposo impostogli dai medici per allenare la sua squadra, a costo di farlo dalla sedia a rotelle. Infine una piccola critica all’organizzazione blaugrana. La mossa di marketing di spostare la serie al Palau Sant Jordi si è rivelata un fallimento nonostante la serata di festa: allo stadio erano presenti solamente 7328 spettatori, che in un palazzetto da 17’000 posti crea un clima da “deserto dei tartari”. Valeva davvero la pena rinunciare all’effetto bolgia del Palau Blaugrana per promuovere un mondiale comunque oscurato da quello in atto a Rio?
Veniamo al match: la partita in sé ha poco da raccontare, per la verità, il Barca è dominante sotto tutti gli aspetti: tira con il 57% dall’arco dei 6.75 metri (16/28) e questo già la dice lunga. Alla vena realizzativa fuori dal normale di Navarro, Oleson e Papanikolau tenta di rispondere il solo Llull, ma invano. All’intervallo la squadra di casa è davanti 52-40.
Nel secondo tempo la musica non cambia, grazie ad una difesa d’acciaio e la pioggia di triple targata Nachbar-Oleson-Navarro. Quest ultimo si converte nel miglior marcatore di sempre nei playoffs con la maglia blaugrana. Il Barca vola oltre i 20 punti di distacco, condannando il Real quasi subito. A nulla può la “scossa” finale di Carroll e Mirotic; il Real perde 94-79, in quella che è la sconfitta con il gap più ampio degli ultimi 24 anni – nelle finali, beninteso. Pablo Laso paga – oltre alla tremenda organizzazione degli avversari – le prestazioni opache delle due stelle della squadra: Rodriguez e Fernandez insieme segnano soli 16 punti. Ora per i Blancos è fondamentale vincere la prossima partita, per evitare di vedersi scivolare dalle mani il secondo titolo della stagione.
MVP: Marcelinho Huertas = è indubbiamente lui l’uomo del Barca in questo momento, tanto affidabile in cabina di regia quanto produttivo in termini di punti: Marcelinho chiude con l’ormai consueta doppia-doppia sfiorata (12 punti e 8 assist). Enorme.
Barcellona: Navarro 19, Oleson 15, Nachbar 14.
TL 12/19, T2 17/37, T3 16/28.
Rimbalzi: 38 (Dorsey 10)
Assist: 19 (Huertas 8)
Real Madrid: Llull 15, Carroll e Bourousis 13, Mirotic 11.
TL 21/25, T2 20/43, T3 6/19.
Rimbalzi: 35 (Carroll 8)
Assist: 10 (Llull 4)
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