La seconda partita delle semifinali dei Playoffs di Liga Endesa regala delle emozioni fortissime: entrambe le partite si decidono nei secondi finali. Valencia reagisce alla pesante sconfitta di gara-1, ma non basta ancora, mentre l’Unicaja continua a sorprendere in una serie in cui i giocatori stanno dando tutto ciò che hanno.
Valencia Basket – FC Barcelona 59 – 60
Il Barcellona di Xavi Pascual strappa una nuova vittoria in quel di Valencia e si porta a un passo dalla qualificazione per la finale. La partita, al contrario dell’incontro precedente, è molto combattuta e viene decisa solo da un canestro di Tomic a due secondi dal termine. Dopo un primo parziale in cui il team di Perasovic ha dominato grazie a una prova finalmente positiva di un Justin Doellman ritrovato (16 punti e 9 rimbalzi), il Barca reagisce nei secondi dieci minuti di gioco grazie a una prestazione di squadra totale. Con precisione di Navarro e la grinta di Papanikolaou i catalani rimangono davanti, ma la squadra naranja resta in scia. A pochi istanti dal termine, poi, Valencia passa in vantaggio con un canestro di Doellman su intuizione geniale di Van Rossom. Sul possesso successivo i blaugrana rischiano grosso con un’azione tutt’altro che studiata e una tripla ad una mano di Huertas, che si spegne sul primo ferro. A quel punto risultano decisivi i centimetri di Tomic, che strappa il rimbalzo offensivo e con un bel movimento infila un semigancio che sigla il 59-60 finale. Ora la serie si sposta al Palau Blaugrana, con i catalani che diventano i chiari favoriti per il passaggio del turno.
MVP: Ante Tomic = Il lungo croato è ancora una volta il migliore in campo, dimostrando la sua efficienza nella partite che contano: doppia-doppia sfiorata (9 punti e 10 rimbalzi) e canestro decisivo. Cosa chiedere di più?
Valencia: Doellman 16, Van Rossom 13, Martinez 9.
TL 14/19, T2 15/40, T3 5/19.
Rimbalzi: 32 (Doellman 9)
Assist: 14 (Van Rossom 6)
Barcellona: Huertas 11, Lorbek e Tomic 9, Navarro e Papanikolaou 8.
TL 12/18, T2 15/34, T3 6/23.
Rimbalzi: 44 (Tomic 10)
Assist: 13 (Huertas 5)
Real Madrid – Unicaja Malaga 89 – 87
L’Unicaja arriva ancora ad un canestro di distanza dall’impresa di violare l’arena di Madrid in una partita che per spettacolo, agonismo e adrenalina non ha nulla da invidiare al primo incontro terminato all’Overtime. La squadra ospite domina il pitturato grazie all’agonismo puro di Fran Vazquez, all’ennesima prestazione positiva di questo finale di stagione (18 punti e 9 rimbalzi), ma il Real recupera lo svantaggio grazie ad un terzo quarto spaventoso. Pablo Laso capisce di non avere possibilità nell’area piccola e si affida alla clinica di tiro di Fernandez e Carrol, implacabili dall’arco dei 6.75 m. Una volta ristabilito l’equilibrio, l’ultimo quarto diventa una pura questione di nervi. I minuti finali sono uno spettacolo indescrivibile, caratterizzato da una serie interminabile di canestri da tre punti, che regalano a tifosi e telespettatori emozioni di tutti i tipi: illusione, ammirazione, odio, amarezza e chi più ne ha più ne metta. Alla fine la spunta di nuovo il Real, nonostante al capitano Reyes tremino le mani quando ha l’occasione di mettere in cascina il risultato dalla lunetta. Il tiro della vittoria di Jayson Granger, forse non la soluzione migliore in assoluto, non trova nemmeno il tabellone.
Per giocare gara-3 ci si sposta ora a Malaga, dove sicuramente il pubblico casalingo accorrerà numeroso per sostenere i proprio beniamini, i quali, a detta dell’allenatore Joan Plaza “meritano almeno di terminare la serie sul 2-1”.
MVP: Rudy Fernandez = Sarà anche il giocatore più odiato d’Europa, ma la sua classe è incredibile. La tripla senza alzarsi un centimetro da terra con cui rende vano il sorpasso dell’Unicaja è espressione di un talento cristallino, che merita solo degli applausi.
Real Madrid: Fernandez 18, Llull 17, Reyes 15.
TL 12/18, T2 22/33, T3 11/25.
Rimbalzi: 18 (Reyes 5)
Assist: 19 (Llull e Rodriguez 6)
Unicaja: Granger e Vazquez 18, Suarez 16, Toolson 11.
TL 9/10, T2 24/41, T3 10/25.
Rimbalzi: 38 (Caner Medley 10)
Assist: 16 (Granger e Toolson 4)
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