Torino-Avellino, le dichiarazioni post partita di Recalcati e Sacripanti

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La Sidigas Avellino sbanca il PalaRuffini e porta a casa la vittoria. Dopo due sconfitte consecutive, i ragazzi di Sacripanti fanno visita alla Fiat Torino, anch’essa in un periodo molto difficile dopo l’addio di Banchi.
Gli irpini si portano subito avanti, con l’Auxilium che non trova il canestro per i primi 7 minuti, e controllano il vantaggio per tutto il match. La squadra di Recalcati prova a rientrare in corse un paio di volte ma non riesce mai a completare la rimonta, arrendendosi alla sirena finale.

Ecco il commento post partita di un amareggiato Carlo Recalcati:
“Non sono abituato a millantare e quindi non riesco a trovare nessuna nota positiva in questa partita. Abbiamo avuto qualche reazione ma più di nervi che di coscienza e ragione. L’avvio ha condizionato il confronto, con noi che abbiamo sbagliato alcuni canestri facili. Ottime le loro percentuali ma frutto dei nostri errori e del fatto di aver lasciato troppi tiri aperti e nelle mani dei loro giocatori migliori. Mi sono dato dei tempi per uscire da questa situazione e non sono ancora scaduti ma certo è che da questa partita non posso trarre che brutti segnali anche dal punto di vista della disponibilità dei giocatori. Fatichiamo ad essere gruppo e questo deve cambiare”.

Queste invece le dichiarazioni di Sacripanti:
“Una vittoria meritata che è frutto del nostro essere stati chirurgici nel muovere la palla e del buon operare in difesa. Ha inciso molto la nostra partenza lanciata ma siamo stati abili a ricacciare indietro Torino ogni qualvolta ha provato a riavvicinarsi. Abbiamo gestito bene il ritmo nei secondi venti minuti e costretto i nostri avversari a giocare cinque contro cinque a difesa schierata, come era nei nostri intenti. Molto buone anche le rotazioni con nessuno che ha superato i 30 minuti d’impiego. Due punti preziosi che ci mantengono in alto dopo due sconfitte consecutive anche se maturate all’ultimo pallone. Siamo squadra e riusciamo ad aiutare anche gli elementi in difficoltà, e questo è importante”.

Simone Soranzo
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