Pozzecco e Ramondino commentano gara 3 tra F e Casale

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Queste le parole di Gianmarco Pozzecco dopo la larga vittoria (79-45) in gara 3 su Casale:

Per prima cosa, dedichiamo la nostra vittoria ad Alessandro Amici, che ci dispiace non possa aver preso parte a questa bella partita; tutti vogliamo bene ad Ale anche come persona. Avevo la percezione che qualcuno pensasse che i ragazzi fossero già in vacanza, e invece hanno dimostrato di avere anima ed attaccamento alla maglia. Ci siamo guadagnati il diritto di giocare gara 4, giocando davanti al nostro pubblico, e farlo e una cosa bellissima.

Casale aveva giocato due partite di altissimo livello, con altissime percentuali, oggi ha giocato un buon primo tempo e un ottimo inizio di quarto quarto, ma hanno tirato peggio di quanto possono e poi abbiamo iniziato a difendere molto meglio. Ho usufruito del vantaggio acquisito nel terzo quarto per far rifiatare i più esperti, anche se poi mi sono ritrovato con in campo i “panchinari” Pini e Italiano, che sono stati coloro che hanno dato il là al parziale e volevo riposassero più minuti. Per quanto riguarda Italiano, oltre alle tre triple, che ha dimostrato di poter mettere, ha fatto tante altre cose che mi sono piaciute, ad esempio il tuffo a metà campo. Su Pini posso dire che è un professonista straordinario, oltre che un giocatore affidabile e concreto. Nel mio primo periodo qui lo vedevo in affanno e mi chiedeva il cambio dopo pochi minuti in campo, perché non era abituato a giocare come lo facevo giocare io.  Inoltre, a me piace quando uno entra dalla panchina ed è subito in partita, lì faccio fatica a toglierlo. Sono felice di quello che ci ha fatto vedere Mccamey, non era facile dopo essere stato fuori per due partite e mezzo entrare e dare la giusta interpretazione alla partita in un momento difficile per un giocatore della sua età, ma anche di Robert Fultz, che ha fatto una grande partita nel momento in cui erano in panca Cinciarini, Mancinelli e Rosselli, e secondo me è stato il quarto americano. Okereafor entrato troppo tardi nel gioco di squadra? Ho parlato con Stefano Pillastrini, grande amico e conoscitore di questo sport, e secondo lui ci vuole un mese affinché un giocatore si inserisca nella squadra. Io, poi, da quando sono arrivato l’ho fatto sempre giocare, perché credo che solo stando in campo si crea l’amalgama necessaria tra gli elementi del gruppo.

Non mi interessa il giudizio sul Pozzecco-allenatore, né il mio né quello degli altri, perché non mi gratifica. Per quanto riguarda i giocatori, loro vivono anche di interessi personali che vanno oltre il vincere, e l’unica cosa che mi interessa è che facciano felice i nostri tifosi, e possiamo farlo solo andando al piano di sopra. Non voglio mettere pressione e non sarà facile, come hanno capito anche i tifosi.

Edoardo Testa

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