Gianmarco Pozzecco ha un modo tutto suo di interpretare il ruolo di allenatore: prima che tecnico, il Poz stabilisce un rapporto umano con i propri giocatori, come ha dimostrato in queste due mezze stagioni trascorse a Sassari. In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il coach della Dinamo ha parlato del feeling che si è creato tra lui ed il gruppo e nel gruppo stesso, che continua a macinare vittorie in Italia così come in Europa:
“Sono molto soddisfatto di questo inizio di stagione, più delle vittorie conta il fatto che vedo i ragazzi coinvolti e che stanno bene insieme. La gente si sta affezionando a noi, c’è un clima fantastico ed è nostro dovere farlo continuare. E’ impagabile per me vedere come il gruppo ha aiutato uno come Curtis Jerrells in una realtà come la nostra, vincere è bello ma sono i rapporti umani a durare per sempre.
Io vivo attraverso i miei giocatori, un po’ come un padre con i figli: mi gratificano i miglioramenti di Spissu, il fatto di vedere Stefano Gentile spesso protagonista, quanto sia migliorato Miro Bilan: era 3 anni che gli chiedevo di venire a giocare per me, ora ai miei occhi è il miglior centro d’Europa. La cosa più buffa è che sono loro che stanno aiutando me, mi fanno sembrare un bravo allenatore!
La dimostrazione del gruppo è sotto gli occhi di tutti, per esempio se ci vedi in aeroporto li guardi e sono tutti in fila a giocare a Mario Kart tutti contro tutti, urlano e si prendono in giro. A questo gioco, Bilan prende sempre lo stesso personaggio, che esulta in un modo particolare: i ragazzi hanno cominciato ad imitarlo anche in allenamento e durante le partite, esultando con il braccio allungato verso l’alto. E’ solo un esempio, ma vuol dire tanto.”
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